Valore, formazione e tutela della filiera: l’importanza degli installatori nell’ev-charging
Dopo il boom generato dal superbonus 110, quali sono le prospettive di crescita per il segmento delle wall box a uso privato? E quale ruolo rivestono gli installatori in un mercato sempre più dinamico e competitivo? A tracciare il quadro cinque rappresentanti del settore protagonisti di un incontro organizzato da e-ricarica: Diego Bionda (BTicino), Cristian Dell’Anna (Gewiss), Stefano Lucini (Orbis), Stefano Scainelli (Scame Parre) e Mattia Silvestri (Autel)
di Antonio Allocati
Il mercato delle wall box domestiche ha attraversato un momento di crescita esponenziale soprattutto grazie al Superbonus 110 . È importante capire quali saranno le potenzialità future di questo segmento, che continuerà a essere trainato dalla transizione elettrica e che vede proprio nell’opportunità di effettuare il rifornimento energetico presso la propria abitazione uno dei principali punti di forza (secondo dati dello Smart Mobility Report 2022, per il 70% degli e-driver è un requisito essenziale per passare all’elettrico). Alla luce di questo, per lo sviluppo del mercato sarà sempre più importante il ruolo degli installa- tori: un punto di raccordo fondamentale della filiera tra i produttori e l’utente finale. Inoltre, la tecnologia degli ev-charger domestici evolve molto velocemente: servono strumenti per garantire una formazione costante ed efficace di professionisti.
In uno scenario di questo tipo qual è il peso del canale installatori e quale ruolo rivestono oggi questi professionisti? Quali sono le modalità più efficaci messe in campo dall’industria per le attività di formazione? Vendita diretta o pieno supporto ai distributori? Sono solo alcune delle domande che hanno animato la tavola rotonda “Quali strategie distributive per le wall box; ruolo e potenzia- lità degli installatori”, organizzata lo scorso 3 maggio dalla redazione di E-Ricarica. Hanno partecipato al dibattito: Diego Bionda, responsabile marketing sviluppo nuovi business di BTicino; Cristian Dell’Anna, marketing manager Italy di Gewiss; Stefano Lucini, responsabile marketing Orbis Italia; Stefano Scainelli, Ceo di Scame Parre e Mattia Silvestri, sales manager South Europe di Autel. Per E-Ricarica erano presenti il direttore responsabile Davide Bartesaghi, oltre ai redattori Antonio Allocati e Matteo Bonassi.
Davide Bartesaghi (E-Ricarica): A fronte di un mercato delle auto elettriche che cresce più lentamente rispetto ad altri Paesi, il settore delle soluzioni di ricarica, soprattutto quelle pubbliche, registra tassi di incremento notevoli. In questo scenario come sta andando il mercato delle wall box domestiche, soprattutto considerando il periodo successivo alla fine di cessione del credito e sconto in fattura?
Stefano Lucini (Orbis Italia): «Noi abbiamo riscontrato a inizio anno un calo nelle vendite – nel confronto con i dati di inizio 2022 – che si spiega essenzialmente con la fine del Superbonus 110. In realtà, avevamo ben chiara questa tendenza già dallo fine dello scorso anno. Le previsioni per i prossimi mesi sono però ottimistiche. Siamo infatti fiduciosi sul fatto che, dall’autunno, potrà verificarsi una ripresa generale del mercato, in gran parte aiutata dalla discesa dell’inflazione e, quindi, da una maggiore propensione all’acquisto degli utenti. Le problematiche che riscontriamo e che dobbiamo fronteggiare oggi sono molteplici: da un lato ancora non tutti i consumatori sono convinti del passaggio all’elettrico. Questo si deve a un gap di prezzi ancora significativo con i veicoli endotermici, ma si spiega anche con gli stessi costi dell’energia. Il settore pubblico della ricarica, dove gli incentivi e i piani governativi spingono la diffusione delle infrastrutture, è invece una “macchina” già avviata che continuerà a crescere al di là delle variabili. Crescono anche i numeri in ambito aziendale grazie al trend positivo dell’installazione di impianti fotovoltaici che ha portato diverse imprese a installare colonnine di ricarica per le proprie flotte».
Cristian Dell’Anna (Gewiss): «Sicuramente le vendite di wall box hanno subìto una frenata, in special modo a inizio 2023. Uno stop che non ci ha sorpresi. Anche per noi erano evi- denti dei segnali dalla seconda metà del 2022. Per il futuro non è semplice fare previsioni. Il Superbonus 110 ha probabilmente falsato le dimensioni reali del mercato. L’incentivo ha spinto l’installazione di colonnine anche laddove non c’era ancora la necessità e ha al- lentato la tensione sul prezzo finale delle wall box. In questa fase non disponiamo di strumenti per capire se e quando ci sarà una ripresa. Ci sono peraltro alcuni elementi positivi, come ad esempio i dati Motus-E che, nel Q1 2023, certificano un incremento delle immatricolazioni del 45% per i BEV. Così come un altro fattore incoraggiante è che, sempre nel primo trimestre, sono stati installati ulteriori 4mila punti di ricarica pubblici. Questi sono chiari segnali per un mercato vivace, pronto per una significativa ripresa. Che poi il futuro sia più roseo per l’AC o per la DC dipenderà anche dai bonus che saranno messi a disposizione del Governo. Ma anche su questo tema c’è un grosso punto di domanda… ».
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