Ionity, Electra e Driveco tra i Cpo europei che hanno raccolto più investimenti (dati EVBoosters)
Ionity, Electra e Driveco sono tra i tre operatori che hanno attirato i maggiori capitali nel settore europeo delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici tra il 2022 e il 2025. Questo secondo una recente analisi pubblicata dal portale EVBoosters (a questo link ulteriori dettagli), che ha mappato le principali operazioni di finanziamento e i relativi attori istituzionali coinvolti, segnalando un’accelerazione significativa nel flusso di investimenti diretti verso i Cpo, ritenuti sempre più centrali nella transizione energetica.
Secondo la relazione Ionity, consorzio paneuropeo nato nel 2017 su iniziativa di BMW, Ford, Daimler e Volkswagen Group, si conferma il protagonista assoluto del periodo con un finanziamento da 600 milioni di euro ottenuto nel 2025. L’operazione, strutturata come Green Loan Facility, è stata guidata da un pool bancario che include ABN AMRO, BNP Paribas, Crédit Agricole e KfW IPEX-Bank. A sostenere il progetto anche alcuni dei principali costruttori automobilistici globali, tra cui Hyundai e Kia. I fondi saranno destinati a espandere l’attuale rete ultra-rapida in oltre 24 Paesi europei, con particolare attenzione al potenziamento delle dorsali autostradali, in linea con gli obiettivi dell’UE per una mobilità a zero emissioni.
Dietro a Ionity si colloca Electra, startup francese fondata nel 2021 con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura di ricarica veloce accessibile nei contesti urbani. Dopo aver già raccolto circa 300 milioni di euro in vari round, la società ha chiuso nel gennaio 2024 un finanziamento record da 304 milioni di euro, portando il totale raccolto a quasi 600 milioni. L’operazione è stata guidata da PGGM, fondo pensione olandese tra i più attivi in investimenti ESG, e ha visto la partecipazione di altri soggetti finanziari di peso. Electra prevede di utilizzare il capitale per raggiungere l’obiettivo di 2.200 stazioni attive entro il 2030, con un modello che integra tecnologie proprietarie, un’app intuitiva e partnership con strutture ricettive, parcheggi e centri commerciali.
Al terzo posto si trova Driveco, altro operatore francese in rapida crescita, che nel maggio 2023 ha ottenuto 250 milioni di euro in equity e debito. La società, fondata nel 2010 e con un focus crescente sulla sostenibilità dell’intero ciclo di vita delle colonnine, sta puntando sull’integrazione tra produzione da fonti rinnovabili e distribuzione. I fondi raccolti saranno impiegati per rafforzare la presenza in Francia e accelerare l’ingresso in nuovi mercati europei, in particolare quelli dell’Europa meridionale.
Nel complesso, l’analisi di EVBoosters include anche altri Cpo di rilievo che hanno attratto capitali significativi. Zunder, attivo in Spagna, ha raccolto un totale di 300 milioni di euro tra l’ingresso nel capitale da parte di Mirova e un prestito da 225 milioni di euro da Banco Santander. Powerdot, con base in Portogallo, ha ricevuto nel 2024 un’iniezione da 108 milioni per sostenere l’espansione in mercati ad alta crescita. Eldrive, operatore dell’Europa orientale, ha siglato un accordo di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti da 40 milioni per installare oltre 8.400 stazioni in Bulgaria, Romania e Lituania. Anche l’italiana Be Charge (ora Plenitude), controllata da Eni, figura tra i protagonisti con oltre 100 milioni raccolti a sostegno di un progetto paneuropeo per colonnine ad alta potenza.