Ewiva: 1.200 charging point entro fine anno
Ewiva ha da poco superato i 1.000 punti di ricarica installati sul territorio italiano e conta di aggiungerne altri 200 entro fine dell’anno: «Siamo convinti che sia necessario mettere a disposizione degli e-driver italiani il prima possibile una rete sempre più capillare di infrastrutture che siano affidabili e semplici da utilizzare» spiega il Cfo Annamaria Borrega. La strategia del Cpo punta su location ricche di punti di interesse, ma anche su strade extraurbane e autostrade offrendo soluzioni innovative come il Plug&Charge. già attivo su tutta la rete
di Matteo Bonassi
Ewiva – Cpo nato dalla joint venture tra Enel X Way e il Gruppo Volkswagen con l’obiettivo di creare in Italia la più grande rete ad alta potenza – ha decisamente bruciato le tappe, raggiungendo quota 280 stazioni realizzate a soli 7 mesi dal lancio commerciale del progetto (avvenuto nel dicembre 2022). «Lo scorso luglio il nostro network contava già circa 950 punti di ricarica installati» conferma Annamaria Borrega, Chief Financial Officer. «Un traguardo importante che ci pone tra i principali Cpo presenti sul territorio italiano che offrono soluzioni di ricarica fast e ultrafast». Obiettivi rilevanti, ottenuti anche grazie alle sempre più numerose e proficue sinergie strette con le Amministrazioni comunali, ma non solo. Ewiva ha investito per garantire un’infrastruttura affidabile e soprattutto attenta alle esigenze degli utenti, scegliendo location particolarmente strategiche dal punto di vista dei Point of interest e utilizzando colonnine in grado di consentire un’esperienza di ricarica user friendly anche grazie all’impiego di tecnologie come il Plug&Charge.
Che obiettivi vi siete prefissati entro la fine dell’anno in corso?
«Rispetto ai primi 7 mesi di operatività, già agli inizi di settembre abbiamo raggiunto un ulteriore step in termini di espansione con la realizzazione di quasi 300 stazioni, superando i primi 1.000 punti di ricarica installati, una milestone decisamente importante. Entro fine anno contiamo di costruire in totale circa 350 stazioni che ci porteranno a un totale di oltre 1.200 punti di ricarica attivi. Se tutto va come previsto, per l’inizio del 2024 potremmo poi procedere a pieno regime verso il conseguimento di quelli che sono i nostri obiettivi a medio termine, ovvero 3mila punti di ricarica ad alta potenza dislocati su tutto il territorio nazionale entro il 2025. Oltre a impegnarci per aumentare il numero di charging point presenti sul territorio, stiamo lavorando anche per imprimere al processo di elettrificazione una sensibile accelerazione. Questo perché siamo convinti che sia necessario mettere a disposizione degli e-driver italiani il prima possibile una rete sempre più capillare di infrastrutture che siano in primis affidabili e che possano essere usufruite con estrema facilità da chiunque».
In questa prima fase quali sono stati i vostri interlocutori maggiormente strategici?
«Questi risultati sono stati resi possibili soprattutto grazie alla capacità di instaurare rapporti efficaci di collaborazione con una serie di partner, in primis le Amministrazioni comunali, che sono tra le realtà che a oggi risultano tra le più strategiche per il nostro business nell’ottica di sviluppare un rete di infrastrutture che, ovviamente, porta anche una serie di vantaggi molto importanti per le collettività che rappresentano. Non solo per quanto riguarda lo stimolo e il supporto all’elettrificazione dei trasporti nelle aree di loro competenza, ma anche per una serie di servizi aggiuntivi di cui beneficia tutta la popolazione. Perché spesso le location che identifichiamo come appetibili per la nostra rete, come ad esempio i parcheggi ad accesso pubblico, beneficiano di una riqualificazione dell’intera area coinvolta».
Riguardo agli enti locali avete riscontrato una crescente sensibilità nei confronti della transizione elettrica?
«Assolutamente sì, c’è un grande interesse. Da quando abbiamo iniziato a operare sul mercato abbiamo notato una sempre crescente propensione a lasciarsi coinvolgere in questo processo da parte dei Comuni. A volte è più semplice raggiungere risultati concreti all’interno dei Comuni più piccoli, che magari hanno anche delle procedure burocratiche più snelle rispetto alle grandi città. Però, in linea di massima, in questi mesi abbiamo notato una presa di coscienza sempre maggiore: è stata ben recepita l’intenzione di un cambiamento volto a elettrificare i trasporti e la volontà di accelerare questo processo. Ma soprattutto gli enti locali sono ben predisposti verso l’approccio che un Cpo come Ewiva è in grado di garantire: l’investimento è completamente a carico nostro, a costo zero per l’Amministrazione comunale. Quindi si tratta di un’opportunità che spesso sono pronti a cogliere al volo».
A questo link l’intervista completa pubblicata su E-Ricarica di ottobre 2023