Kyoto Club e A2A: in un documento le proposte per accelerare lo sviluppo dell’e-mobility
L’associazione Kyoto Club, in collaborazione con A2A, ha realizzato un documento, dal titolo “Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione”, con l’’obiettivo di delineare e promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica. Più nel dettaglio il documento analizza il contesto europeo e nazionale del settore dei trasporti, approfondisce le principali normative in materia e fornisce i dati sull’impatto di tutto il comparto in termini di inquinamento ed emissioni, anticipando diverse previsioni circa il suo sviluppo, a partire dalle città. Il report contiene inoltre le esperienze virtuose di alcune città europee impegnate da tempo per favorire lo sviluppo dei trasporti a emissioni zero, delineando anche le strategie di tre principali città italiane – Roma, Milano e Napoli – in tema di elettrificazione.
«I recenti dati Ispra confermano che nel 2022 la CO2 prodotta dai trasporti italiani, è cresciuta invece di ridursi – di cui il 90% deriva dal trasporto stradale. Questo obiettivo, insieme al miglioramento della qualità dell’aria, richiede numerosi interventi verso la mobilità attiva e azioni per l’elettrificazione di veicoli e dei servizi, a partire dalle città e la mobilità urbana. Con questo rapporto vogliono sollecitare l’adozione di strategie e azioni concrete da parte delle istituzioni nazionali e locali per far crescere la mobilità elettrica perché si può fare e si deve fare» ha dichiarato Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club. «L’analisi presentata oggi mostra che la transizione verso la mobilità a zero emissioni è una tappa fondamentale del processo di decarbonizzazione e che le città sono protagoniste di questo percorso» ha aggiunto Fabio Pressi, Amministratore delegato di A2A E-Mobility. «A2A, che da oltre 10 anni investe in questo settore, ha pensato a una soluzione innovativa per elettrificare i contesti urbani, che tiene conto delle esigenze dei cittadini e dei vincoli architettonici. Il progetto City Plug prevede infatti una ricarica per veicoli elettrici diffusa e lenta, ideale per chi non ha a disposizione un box, che non sottrae spazio alla sosta pubblica e con impatto minimo sulla rete elettrica locale. Ad oggi queste colonnine sono già presenti a Brescia e a Milano e per il capoluogo lombardo in particolare abbiamo in programma di installarne 2.000 nei prossimi due anni. Crediamo che queste due prime case history possano rappresentare un modello virtuoso e replicabile anche in tante altre città italiane».
Kyoto Club e A2A hanno inoltre avanzato delle proposte di policy per accelerare la transizione dai motori endotermici a quelli elettrici. Tra queste è prevista l’introduzione nel Piano previsto dal Regolamento (UE) 2023/1804 (AFI) di target vincolanti per gli enti locali (Comuni, province, città metropolitane) al 2025, 2030, 2035; armonizzare a livello nazionale i permitting comunali per l’installazione di infrastrutture di ricarica, promuovere la realizzazione di Low Emission Zones e completare l’elettrificazione del trasporto pubblico urbano su gomma entro il 2030.
A questo link è possibile scaricare il documento che contiene anche diversi focus sullo stato dell’infrastruttura di ricarica nel nostro Paese