Occorrono almeno 2 charger per mezzi pesanti in ogni stazione autostradale europea entro il 2035
L’European Automobile Manufacturer’s Association ha emesso un comunicato attraverso cui ha manifestato l’urgenza di rivedere i target a livello europeo relativi alle infrastrutture di ricarica dedicate ai mezzi pesanti. Secondo Acea infatti gli obiettivi previsti dall’Afir (Alternative Fuels Infrastructure Regulation) non sono adeguati alla domanda che comporterà la transizione energetica nei prossimi anni, soprattutto perché le potenze di ricarica necessarie ai mezzi pesanti sono molto differenti rispetto a quelle utilizzate dalle automobili elettriche. Entro il 2035 si prevede che saranno necessari almeno due megacharger da 1,2 MW per ogni stazione di servizio sulla rete autostradale.
Secondo l’associazione (a questo link maggiori dettagli) è necessario in primis aumentare la potenza totale delle cabine sulle principali arterie autostradali del continente. La carta Afir prevede, ad esempio, una disponibilità pari o superiore ai 1.400 kW entro fine dicembre 2025, mentre secondo Acea saranno necessari almeno 5.000 kW entro l’1 luglio 2025. Anche il numero di charger previsti necessita un sostanzioso upgrade: Afir prevede almeno una colonnina da 350 kW sempre entro il 31 dicembre, secondo Acea per far fronte alla richiesta ne andrebbero installate almeno 4 da 350 kW oppure 4 da 800 kW. Riassumendo, Acea chiede un numero maggiore di stazioni dedicate agli autotrasporti, con potenze dagli 800 ai 1.200 kW e un aumento delle location dedicate alla ricarica dei mezzi pesanti che tengano conto anche del maggior spazio necessario per la fruizione di mezzi con rimorchio.