Ricarica flotte aziendali: prodotti e soluzioni per infrastrutture ad hoc
Il segmento delle flotte è in rapida crescita, tanto che numerosi produttori di ev-charger hanno allargato la propria offerta con dispositivi, soluzioni e piattaforme di gestione dedicate. Per cavalcare con successo questa opportunità di business servono un approccio sartoriale al cliente e una stretta sinergia tra installatore e fornitore per progetti modulari in grado di prevedere successive espansioni
di Matteo Bonassi
Considerando a livello macroscopico la transizione elettrica, il segmento elle flotte aziendali è tra quelli che promettono uno dei tassi di crescita più rapidi anche e soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture di ricarica. Due i fattori determinanti in questo senso: lo stop agli endotermici entro il 2035 – una misura che già oggi incide notevolmente sulle scelte dei fleet manager impegnati nel rinnova- mento del proprio parco auto – e gli obiettivi di sostenibilità sempre più stringenti a livello europeo che influenzano in maniera determinante le policy di grandi e medie imprese. In primis la necessità di ridurre le emissioni di CO2, fattore che contribuisce anche alla valorizzazione del brand di un’azienda nei confronti dei propri clienti. L’utilizzo di veicoli elettrici garantisce inoltre un sensibile risparmio sui costi di mantenimento: Secondo una recente ricerca di McKinsey, infatti, entro la fine del decennio le flotte di veicoli elettrici avranno un TCO (Total cost of ownership) inferiore del 15-25% rispetto alle auto endotermiche, oltre a consentire importanti agevolazioni fiscali. È evidente quindi che, anche per le aziende, la transizione elettrica sarà un passaggio obbligato, una trasformazione già in corso d’opera che necessita, per poterne sfruttare i benefici, della presenza di un’infrastruttura di ricarica privata che preveda l’utilizzo di wall box o colonnine di potenza adeguata, in grado di supportare l’attivazione autenticata, di lavorare in rete con più ev-charger senza creare scompensi alla fornitura elettrica e che possa essere gestita attraverso una piattaforma ad hoc in grado di soddisfare in maniera semplice e versatile le esigenze dei fleet manager, in alcuni casi anche quando il rifornimento energetico avviene fuori dalla sede aziendale presso il domicilio dei dipendenti.
Il polso del mercato
I produttori di ev-charger confermano il segmento delle flotte come uno dei più dinamici e in rapida crescita. Ma non solo: l’adozione di mezzi elettrici nel contesto aziendale potrà fungere da volano per accelerare la transizione anche in ambito privato. «Crediamo che, nei prossimi 5 anni, le attività di elettrificazione saranno destinate a crescere in maniera importante, soprattutto in ambito professionale. Proprio nelle aziende sono infatti presenti impianti più potenti ed è in queste sedi che è più semplice realizzare infrastrutture di ricarica efficienti» spiega Marco di Carlo, Ceo di Mennekes Italia. «La transizione realizzata dalle aziende diventerà un input fortissimo anche per l’allargamento dell’ e-mobility in ambito privato: se in azienda la ricarica è facile e fruibile, in molti saranno incentivati a passare all’elettrico forti di questa esperienza. La mobilità elettrica entrerà così in modo sempre più naturale in tutti i contesti della nostra giornata, da quelli professionali fino a quelli privati, con tutti i benefici che abbiamo già sin qui avuto modo di apprezzare. Il contesto delle flotte aziendali sta diventando sempre più di interesse e sempre più centrale, poiché abbraccia un’utenza professionale per la quale è necessario offrire un’infrastruttura di ricarica adeguata e, al contempo, scalabile per far fronte a esigenze future. Si tratta di un segmento che richiede grande attenzione in fase di progettazione, ma anche grande responsabilità, in quanto il cliente si affida totalmente. Recepita la richiesta, va analizzato il singolo contesto, controllati gli impianti per capire l’ubicazione migliore per le stazioni, va offerta una soluzione hardware intelligente e integrabile con i servizi per la gestione ai fini di facilitare il lavoro del fleet manager, dell’amministrazione, dei manutentori e di tutte le parti coinvolti. Per Mennekes si tratta di un canale al quale da tempo dedichiamo un focus particolare».
Anche Davide Spazian, sales area manager di Ingeteam, conferma previsioni di crescita importanti per il segmento flotte, non solo in termini di volumi, ma anche di una rapida evoluzione tecnologica della rete di ricarica: «Presso la nostra sede abbiamo una flotta composta esclusivamente da veicoli ibridi e Bev, non utilizziamo più veicoli esclusivamente endotermici, una scelta dettata anche dagli obiettivi di decarbonizzazione del gruppo. La nostra politica è in linea con quella di numerose aziende, dove attualmente, sia per perseguire una sostenibilità sempre maggiore, sia in un’ottica di risparmio energetico, si è deciso di elettrificare le flotte, facilitati anche da formule di leasing che consentono di ammortizzare i costi e di poter disporre di un margine maggiore per la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica dedicata. Se guardiamo all’ambito della ricarica privata il segmento delle flotte aziendali è tra i più interessanti perché sono sempre più numerose le società che scelgono questa tipologia di soluzione. Addirittura molte multinazionali impongono per policy di avere una percentuale di veicoli elettrici nella propria flotta. Attualmente la nostra strategia per approcciare questo mercato prevede, soprattutto per le aziende con piccole flotte, l’impiego di soluzioni in AC modulate in maniera intelligente. Questo consente di contenere l’investimento a livello infrastrutturale evitando l’installazione di cabine di media potenza. In questo caso proponiamo stazioni da 2 a 5 punti di ricarica, utilizzando le nostre Fusion (nella configurazione Street oppure Wall) controllate a monte da un DLM (Dynamic Load Management) che consente di gestire i carichi in maniera smart. Attualmente le flotte composte esclusivamente da Bev sono pochissime (meno del 20%), e il grosso del mercato è composto da veicoli ibridi plug-in e piccoli furgoni elettrici in grado, ad esempio, di garantire l’accesso nelle ZTL. Di conseguenza la ricarica del veicolo non è così impattante in termini di tempo e di energia impiegata. Il nostro set-up base composto da ev-charger in AC copre benissimo questo fabbisogno senza investimenti troppo onerosi. Per il futuro il tasso di crescita della mobilità in Italia prevede numeri a 2 cifre e la crescita dell’e-mobility nel segmento flotte sarà assolutamente comparabile. Ingeteam, grazie alla possibilità di offrire una gamma eterogenea e diversificata di soluzioni, sarà in grado di seguire questo trend in modo proporzionale. Nei prossimi 2/3 anni il mercato vedrà principalmente protagoniste stazioni in AC. Ma vedremo progressivamente crescere anche il segmento in DC ad alta potenza, trainato soprattutto dai mezzi pesanti e dalla ricarica ad accesso pubblico. Come Ingeteam possiamo contare su un portafoglio di prodotti ampio e vario, focalizzato su applicazioni professionali, con tante funzionalità e compatibile con gran parte delle piattaforme back-end terze parti. Questo ci garantisce una flessibilità tale da poter sostenere diverse tipologie di player nella transizione elettrica».
Per i produttori è fondamentale essere in grado di rispondere alle esigenze dei fleet manager con prodotti versatili e adatti al target e, come conferma anche Simone Conti, account manager di Daze, il fatto di poter disporre della ricarica in azienda è un incentivo per il passaggio all’elettrico anche dei dipendenti che non utilizzano auto aziendali. La mission di Daze è stata da sempre quella di rendere la ricarica una pratica facile e intuitiva per tutti, filosofia che in questi anni abbiamo portato anche nell’approccio alle aziende che chiedono di realizzare un’infrastruttura di ricarica. In quest’ultimo anno la richiesta è diventata sempre più impor- tante. Per questo motivo abbiamo lavorato sia tecnicamente sia commercialmente per sviluppare soluzioni sempre più complete e performanti che fossero in grado di soddisfare le esigenze di questa tipologia di target. A oggi, in termini di fatturato, questo segmento è ancora poco incisivo sul nostro business, su cui pesano prevalentemente il residenziale e la ricarica privata ad accesso pubblico. Confermo però che quello del C&I è un segmento il dispositivo Maxicharger DC Compact molto impegnativo da trattare con successo, perché richiede un approccio sartoriale in termini di offerta, consulenza, quotazioni, preventivi e sopralluoghi. Fino a poco tempo fa era più raro vedere aziende pronte a investire sull’e-mobility. Oggi è molto diverso: il solo fatto che si possa disporre di colonnine sul posto di lavoro è un traino per i di- pendenti che sono interessati all’acquisto dell’auto elettrica. L’elettrificazione delle aziende in questo senso può trasformarsi in un volano molto potente. Il dipendente che ha la certezza di poter ricaricare l’auto al lavoro, molto probabilmente acquisterà un veicolo elettrico senza troppi pensieri».
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-Ricarica di ottobre