Soluzioni future proof e attenzione al servizio
Innovazione continua e servizio sono tra i punti cardine della strategia con cui circontrol intende continuare a crescere nel mercato e-mobility: «Siamo uno dei pochi produttori sul mercato in grado di coprire tutti i possibili range di utilizzo, dalla wall box domestica in AC alla colonnina ultrafast da 400 kw, passando dalla ricarica pubblica a sistemi studiati ad hoc per le flotte aziendali» conferma il country manager Italia, Marco Vitali. Tra i punti di forza ci sono 20 anni di esperienza, una gamma completa in continua evoluzione – arricchita da una nuova soluzione HPC – e una sede italiana che può contare su un team dedicato con tecnici diretti, coadiuvati da una rete capillare di service partner

Marco Vitali, country manager di Circontrol Italia
Vietato fermarsi: in un mercato veloce, sfidante e tecnologicamente competitivo come quello della mobilità elettrica, per continuare a crescere è necessario un impegno costante nell’innovazione di prodotti e servizi. Un modus operandi che Circontrol, azienda con 20 anni di esperienza nel settore e-mobility, ha fatto proprio, consolidando la propria presenza grazie a know-how e investimenti mirati su affidabilità, user experience e servizio post-vendita. Con l’espansione del team italiano, l’azienda amplia il proprio target, puntando non solo sui CPO, ma anche sui segmenti Horeca e C&I, oltre a coinvolgere il canale dei distributori per il mercato residenziale. Uno dei principali punti di forza di Circontrol è la capacità di offrire una gamma completa di soluzioni, dalle wall box domestiche smart e connesse a prodotti sviluppati su misura per il mercato italiano, come la Raption Compact 90, fino alla nuovissima Sonic One 400: una colonnina a prova di futuro con cui il produttore entra ufficialmente nel segmento ultrafast ad altissima potenza.
Come si è sviluppata Circontrol negli ultimi due anni?
«Abbiamo lavorato molto per migliorare l’affidabilità dei nostri dispositivi, ovvero quella che viene definita la soglia dell’uptime. Nel frattempo ci siamo concentrati anche nel migliorare tutti gli aspetti che riguardano la user experience. Ad esempio abbiamo allargato gli schermi, abbiamo abbassato e reso più accessibili i lettori di tessere e carte di credito, abbiamo sviluppato dispositivi per rendere più semplice la gestione dei cavi e l’inserimento del connettore quando viene riposto nella colonnina. Inoltre, quello su cui continuiamo a essere molto attenti è una continua innovazione della gamma con prodotti che arriveranno a breve, verso la metà del 2025. Soluzioni che saranno contraddistinte da una concezione completamente nuova rispetto al passato, come la Sonic One 400. Con questo nuovo prodotto introduciamo dei nuovi paradigmi, una concezione di colonnina rivoluzionaria, pensata per essere innovativa oggi e assolutamente al passo con i tempi per i prossimi 6/8 anni. Perché è stata progettata con tutta una serie di soluzioni tecniche che la rendono “a prova di futuro”. Parallelamente, abbiamo lavorato molto anche sulla struttura interna del nostro service, sia a livello europeo sia, soprattutto, italiano. Oggi Circontrol nel nostro Paese può contare su un team di tecnici diretti, oltre ad aver fortificato le relazioni con tutti i nostri service partner per poter garantire un supporto ai massimi standard qualitativi. Infine, abbiamo iniziato a sviluppare dei prodotti ad hoc per ogni singolo mercato, seguendo le esigenze specifiche dei Paesi in cui operiamo direttamente. Ad esempio, per l’Italia abbiamo introdotto la Raption Compact 90, una colonnina in DC pensata proprio per i requisiti del PNRR nel nostro Paese, evoluta rispetto alla Raption 80 che già avevamo in gamma».
Come si è evoluto il vostro approccio al business?
«Nel corso dell’ultimo anno abbiamo consolidato la nostra posizione di leadership, condivisa sicuramente con altri produttori, distinguendoci come uno dei marchi preferiti da diversi CPO a livello europeo con cui abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra partnership. Premesso questo, abbiamo iniziato a collaborare con nuovi operatori, quindi allargando il bacino di interlocutori sul mercato. Circontrol ha investito in maniera importante sul mercato italiano e questa strategia si è concretizzata nella creazione di un team commerciale e di tecnici diretti specializzati, oltre che nell’apertura di una nuova sede a Dalmine (in provincia di Bergamo) con delle sale corsi per ospitare i tecnici durante i corsi di formazione – che inaugureremo prossimamente – e un magazzino per poter far fronte all’invio dei ricambi in maniera più veloce ed efficace. Al momento, il team vede impegnati 4 dipendenti e a breve si allargherà ulteriormente. Tra questi abbiamo Rosa Capua, responsabile commerciale, Massimo Ghidini alla gestione del servizio post vendita e on field, oltre a un tecnico su Roma a cui aggiungeremo un’altra figura con le stesse funzioni per il Nord Italia. Circontrol è sul mercato da oltre 20 anni e ha compreso perfettamente l’importanza di reagire alle esigenze del mercato in maniera tempestiva. Su questo aspetto, la formazione e la preparazione dei tecnici giocano un ruolo di primaria importanza».
Quali sono attualmente i vostri target più strategici?
«Oltre a coltivare le relazioni anche con altri operatori che oggi non utilizzano Circontrol come fornitore principale, abbiamo iniziato ad espandere la nostra strategia per diversificare i nostri segmenti di mercato. Quindi siamo molto più focalizzati anche sul segmento dei destination charger nel canale horeca, oltre che sul target dei centri commerciali e parcheggi privati ad accesso pubblico. Inoltre, stiamo seguendo con particolare attenzione il target degli installatori, rivolti sia all’ambito residenziale sia aziendale, e degli EPC per infrastrutture di grossa taglia. Riguardo al segmento domestico residenziale, stiamo invece implementando una strategia più mirata verso la distribuzione, dove prima eravamo meno presenti. Questo percorso di crescita è stato possibile soprattutto grazie al fatto che Circontrol è uno dei pochi produttori sul mercato in grado di coprire tutti i possibili range di utilizzo, quindi dalla wall box domestica in AC alla colonnina ultrafast da 400 kW, passando dalla ricarica pubblica a sistemi studiati ad hoc per le flotte aziendali».
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-ricarica di maggio 2025