#TakeChargeEU: oltre 150 aziende chiedono all’UE di confermare l’obiettivo 2035 per le auto a zero emissioni
È ufficialmente partita la campagna #TakeChargeEU, che riunisce aziende, operatori e organizzazioni attive lungo l’intera filiera della mobilità elettrica, con l’obiettivo di promuovere la leadership europea nella transizione green. Attraverso attività di sensibilizzazione, advocacy e collaborazione industriale, l’iniziativa punta a evidenziare le opportunità economiche, sociali e ambientali legate all’elettrificazione, spingendo i decisori politici a definire politiche e investimenti che accelerino la trasformazione del settore automobilistico e dei trasporti. In questo contesto, oltre 150 aziende hanno firmato una lettera aperta indirizzata a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, chiedendo di confermare senza esitazioni l’obiettivo 2035 che prevede la fine della vendita di auto e furgoni a combustione interna. L’appello arriva in un momento cruciale, mentre Bruxelles si prepara a rivedere la normativa, e mira a scongiurare qualsiasi tentativo di ritardare o indebolire un traguardo considerato essenziale per la competitività industriale e la leadership globale dell’Europa nel settore della mobilità elettrica.
La lettera, che porta la firma di amministratori delegati e dirigenti di case automobilistiche, produttori di batterie, operatori della ricarica, fornitori di materiali e gestori di rete, ribadisce l’importanza di una strategia comune. Michiel Langezaal, Ceo di Fastned, ha sottolineato come sia necessario un approccio proattivo: «Serve una leadership orientata alla crescita, non una mentalità difensiva. Ciò significa azioni decise per sostenere la domanda di veicoli elettrici e accelerare la transizione in Europa». Anche Michael Lohscheller, Ceo di Polestar, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della stabilità normativa: «Il target del 2035 ha dato certezze all’industria, direzione agli investitori e fiducia ai consumatori. Indebolirlo ora significherebbe trasmettere il messaggio opposto: che l’Europa può rinunciare ai suoi stessi impegni, con conseguenze negative sia sul clima sia sulla competitività del nostro continente».
Secondo i firmatari, l’obiettivo fissato per il 2035 ha già generato investimenti per centinaia di miliardi di euro in tutta Europa. Questi includono gigafactory per la produzione di batterie in Francia e Germania, la riconversione di stabilimenti automobilistici in Slovacchia e Belgio, l’espansione delle reti di ricarica e significativi interventi di potenziamento delle infrastrutture elettriche. La lettera individua quattro priorità su cui l’Unione Europea dovrebbe concentrare i propri sforzi: una strategia industriale più robusta per la produzione di batterie e la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime; incentivi coerenti e armonizzati tra gli Stati membri per favorire la diffusione dei veicoli elettrici; investimenti rapidi nelle reti e procedure autorizzative semplificate per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica; infine, la piena attuazione delle normative già approvate, in modo da garantire una transizione uniforme e competitiva nel mercato unico.
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