Tariffe ricarica pubblica: a novembre Tesla ed Electrip tra i Cpo più convenienti per l’Hpc
Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio prezzi delle tariffe di ricarica della mobilità elettrica, promosso da Adiconsum e TariffEV, il prezzo unico nazionale (PUN) per il mese di novembre si è attestato a 0,117 €/kWh, segnando una diminuzione del 13% rispetto a dicembre 2024 (inizio attività dell’osservatorio) e un incremento del 5% rispetto al mese precedente. Dall’ultimo monitoraggio di Motus-E relativo a settembre 2025 emerge che in Italia risultano installati complessivamente 70.272 punti di ricarica, di cui 63.108 attivi rilevati sulla piattaforma PUN. La maggior parte delle infrastrutture è a potenza inferiore a 50 kW (53.243 punti), seguita da 12.171 punti tra 50 e 149 kW e 4.858 punti sopra i 150 kW. Sulle autostrade italiane sono presenti 1.274 punti di ricarica, con circa il 48% delle aree di servizio dotate di colonnine elettriche. L’elaborazione dei prezzi medi per le categorie AC, DC e Hpc ha considerato i valori riportati nelle tabelle, selezionando anche le migliori tre tariffe per ciascuna categoria. Nel mese di novembre i prezzi medi sono risultati pari a 0,63 €/kWh per le ricariche AC, 0,75 €/kWh per le DC e 0,76 €/kWh per le HPC, con oscillazioni tra 0,53 e 0,83 €/kWh per le AC, 0,62 e 0,82 €/kWh per le DC e 0,50 e 1,01 €/kWh per le HPC. Tra le tariffe più convenienti figurano Emobitaly per le AC a 0,25 €/kWh, Tesla Supercharger per le Hpc a 0,32 €/kWh e operatori come Evdc, Electrip e Enel X Way per le categorie DC e Hpc in roaming.
Il confronto con il costo della benzina e del diesel evidenzia come la parità economica con un litro di carburante si raggiunga mediamente intorno a 0,60-0,65 €/kWh, variando in base all’efficienza del veicolo. Nonostante un lieve aumento dei prezzi medi per le ricariche AC e DC rispetto a ottobre, le Hpc si mantengono stazionarie. L’Osservatorio conferma quindi l’importanza di consultare applicazioni specializzate come TariffEV prima di effettuare la ricarica per individuare l’operatore più conveniente. Adiconsum sottolinea l’esigenza di classificare la ricarica pubblica come servizio di pubblica utilità, garantendo trasparenza, equità e accessibilità. Secondo l’associazione, è necessaria una collaborazione tra aziende, istituzioni e consumatori per aumentare il numero di colonnine, stabilizzare i costi e accelerare la transizione.





