80 colonnine in 8 Comuni emiliani grazie ai fondi EUCF
L’Unione Terre di Castelli, ente che riunisce otto Comuni della provincia di Modena tra cui Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca, si è impegnata a ridurre le emissioni nocive del 55% entro il 2030. Tra gli impegni sottoscritti è confermata la volontà di installare entro questa scadenza 80 nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, oltre a prevedere interventi di riqualificazione energetica per 45 edifici di proprietà degli enti locali. Per finanziare il progetto l’Unione Terre di Castelli ha stretto una partnership con Aess, grazie a cui otterrà 60mila euro messi a disposizione dal fondo EUCF (European City Facility).
«Quando ci alziamo di quota e per esempio andiamo a camminare nel nostro splendido Appennino voltandoci verso la pianura spesso vediamo una coltre viola, quell’aria terribile è quella che respiriamo. Non possiamo stare con le mani in mano, dobbiamo fare la nostra parte. Questo è un piano lungimirante e complessivo che rende concreto quel patto dei sindaci che firmammo a Bruxelles e che ci impegna a lavorare tutti insieme affinché la neutralità carbonica non sia solo uno slogan, ma un obiettivo realmente perseguibile a beneficio della salute e della qualità della vita delle nostre comunità. Si tratta di interventi diversificati e specificamente pensati per le caratteristiche di ogni singolo comune» conferma l’assessore all’Ambiente UTC Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto. «Nella maggioranza dei casi si interverrà su edifici di proprietà comunale, ma è prevista la generazione di energia fotovoltaica anche su pensiline di parcheggi e altre aree. Speriamo che tanti Comuni in regione ci seguano così da poter fare la differenza insieme».