Ricarica fast in autostrada 1. Marcozzi (Motus-E): “Serve una stazione ogni 50-100 km”
Con la video intervista a Dino Marcozzi, fondatore e senior advisor di Motus-E, prende il via un breve excursus sul tema della rete di infrastrutture di ricarica rapida in autostrada. Cosa ne sta rallentando lo sviluppo? Quanto è importante questo servizio per la mobilità elettrica? Quali i nodi da sciogliere? E in che tempi?
Marcozzi illustra la situazione a partire dalle parole di un funzionario di Aiscat. Che nel 2018, a proposito della necessità di iniziare la realizzazione di una rete di ricarica, disse “Non ci corre appresso nessuno”. «Oggi le colonnine presenti in autostrada sono troppo poche. La causa di questo ritardo? Soprattutto la burocrazia».
Marcozzi spiega che serve una accelerazione immediata che possa accompagnare la robusta crescita delle auto elettriche in circolazione in Italia. «C’è bisogno di una colonnina, con quattro punti di ricarica, ogni 50-100 km. Quindi, ne serve qualche centinaio». Secondo Marcozzi gli operatori di mercato sono pronti: in Italia l’industria delle colonnine è molto avanzata anche rispetto ad altri paesi europei. Il 2022 sarà un anno fondamentale. Se non si raggiunge l’obiettivo del phase out al 2035 rischiamo di diventare l’ultima ruota del carro del cambiamento della mobilità elettrica.