L’Autorità Garante apre istruttoria nei confronti di Enel X Way per presunto abuso posizione dominante. Il Cpo: “tutelati operatori e clienti finali”
Oggi, 14 aprile, l’Autorità Garante ha avviato un’istruttoria con cui contesta ad Enel X Way, Enel X Way Italia ed Ewiva un possibile abuso di posizione dominante: “Consistente in una compressione dei margini degli operatori attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica alla clientela finale (i cosiddetti Emps, E-mobility Service Provider). Queste imprese”, ha specificato l’Antitrust “risultano infatti praticare prezzi all’ingrosso (tariffe roaming, all’interno dei contratti di interoperabilità con i vari Emsp) per l’accesso alle loro colonnine insufficienti a consentire una redditività minima se comparati con i prezzi al dettaglio praticati ai clienti finali dalla società del gruppo attiva come Emsp attraverso la propria app Enel X Way”.
Enel X Way ha risposto sostenendo di aver agito con l’obiettivo di mantenere costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi a tutela degli utenti finali: “Enel X Way ed Enel X Way Italia precisano di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole. Il procedimento riguarda l’asserita compressione dei margini degli operatori concorrenti nel mercato dei servizi di ricarica di autovetture elettriche tramite colonnine posizionate in luoghi aperti al pubblico. Al riguardo, le società precisano di avere sostenuto lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, garantendo costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi nell’interesse dei clienti finali compatibilmente con un difficile contesto di mercato determinato da una forte volatilità dei prezzi dell’energia nel corso del 2022. Tale dinamica di mercato ha condizionato infatti le politiche di prezzo di tutti gli operatori e sostanzialmente eroso i margini di tutti i soggetti operanti sul mercato, ivi compreso Enel X Way, e non solo di quelli che hanno segnalato un presunto abuso di posizione all’Autorità. Le società sono pertanto confidenti di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso del confronto istruttorio con gli uffici dell’Autorità”.