Il segmento C&I traina l’ev-charging
Le aziende, con relative flotte in via di elettrificazione, rappresentano attualmente uno dei target più strategici per i produttori, che propongono soluzioni sempre più versatili e in grado di adattarsi – anche in termini di design e ingombri – ai diversi contesti. Mentre gli installatori confermano un forte interesse: indispensabile un approccio consulenziale con l’obiettivo di realizzare progetti personalizzati che prevedano la possibilità di upgrade futuri
Il mercato dell’ev-charging è sempre più caratterizzato da un andamento a due velocità. Se da un lato il target domestico è frenato sia dalle immatricolazioni non costanti di veicoli elettrici sia dagli effetti collaterali del Superbonus 110 (in seguito a cui sono state installate colonnine anche dove non necessario), dall’altro il segmento C&I, ovvero quello delle aziende con relative flotte, si conferma particolarmente dinamico. Le motivazioni sono molteplici: da obiettivi di sostenibilità sempre più stringenti a livello europeo, da cui consegue la necessità di abbattere in breve tempo le emissioni, oltre a un fattore legato alla company reputation che gioca un ruolo determinante nei rapporti con clienti e fornitori. Secondo una ricerca realizzata da WebFleet, l’87% dei fleet manager intervistati ha confermato che entro i prossimi 5 anni l’incidenza totale delle auto elettriche (Ev e Ibride plug-in) arriverà a valere il 67% sul totale del parco auto (con un 39% di auto full electric), contro il 46% della media attuale.
Un’evoluzione che rappresenta un’importante opportunità di business per i produttori di ev-charger nel segmento C&I. Sempre secondo la ricerca (che ha coinvolto oltre 1.800 decision maker nel settore flotte a livello mondiale), il principale vantaggio offerto dai veicoli elettrici è rappresentato dal minore impatto ambientale (64%) seguito dai costi operativi ridotti (48%) e da una migliore immagine aziendale nei confronti del pubblico (42%). Inoltre, un recente studio di Transport & Environment – basato sulle previsioni di vendita fornite dalla società di ricerche di mercato GlobalData – indica che già a partire dal prossimo anno un veicolo su 4 tra quelli immatricolati in Europa sarà elettrico e i Bev raggiungeranno già entro la fine del 2025 una quota di mercato tra il 20 e il 24% nel Vecchio continente. Secondo T&E il boost alle vendite di veicoli elettrici sarà spinto in particolare dall’arrivo sul mercato di numerose auto a prezzi più abbordabili, tra cui Dacia Spring, Renault 5, la nuova Fiat Panda e Citroen e-C3. Ma soprattutto i legislatori europei e nazionali avranno la possibilità di sostenere la domanda di veicoli elettrici predisponendo, nello specifico, policy per favorirne la penetrazione nelle flotte aziendali.
A questo link l’articolo completo pubblicato su E.-Ricarica di novembre