Auto elettriche: in Italia nel 2024 calo del 2% (vs 2023). Market share a 4,2%
Nel corso del 2024, secondo stime divulgate da Motus-E, in Italia sono state immatricolate 64.983 vetture full electric, il 2% in meno rispetto al 2023, con una quota di mercato stabile intorno al 4,2%. Durante il mese di dicembre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra un calo del 14%, con 5.853 vetture immatricolate. I dati dell’elettrico sono assolutamente allineati a quelle del mercato in generale: considerando tutte le alimentazioni infatti, in Italia il 2024 si è chiuso con 1.563.682 unità immatricolate in calo dello 0,5% rispetto al 2023. Le vetture full electric hanno evidenziato una crescita di 6 punti della quota di mercato dei privati, a fronte di un calo di 4 punti delle autoimmatricolazioni. Più in dettaglio, nel 2024 il 53,6% delle immatricolazioni elettriche hanno fatto capo ai privati (il valore si attesta al 58,5% considerando tutte le alimentazioni), l’8,4% alle flotte aziendali (5,3% considerando tutte le alimentazioni), il 9,2% alle autoimmatricolazioni e concessionari (10,7% considerando tutte le alimentazioni) e il 28,8% ai noleggi a breve e lungo termine (25,5% considerando tutte le alimentazioni).
«Il generalizzato affanno del mercato auto italiano, lontanissimo ormai dai livelli pre-Covid, testimonia l’urgenza di un’azione corale per proteggere e rilanciare tutti insieme il settore automotive nazionale» ha dichiarato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. «La costruzione anche in Italia, terzo mercato auto europeo, di un ambiente più consapevole e aperto all’elettrico contribuirebbe sensibilmente a contenere l’impatto sull’industria delle discusse multe europee sulle emissioni di CO2, accelerando la diffusione dei veicoli con zero emissioni allo scarico. Il nuovo Piano strategico promesso dalla Commissione Ue entro i primi cento giorni di mandato sarà fondamentale per le prospettive del comparto. L’Italia può e deve continuare a recitare un ruolo da protagonista del panorama automotive, ma per competere ai massimi livelli in un mondo sempre più rivolto all’elettrificazione serve una politica industriale chiara e pragmatica, che aiuti la filiera a evolversi e a innovare. Per questo motivo nelle scorse settimane abbiamo scritto al Governo, per chiedere un maggiore coordinamento istituzionale sulla transizione tecnologica dei trasporti, indispensabile per cogliere le opportunità di una sfida decisiva per l’intero Sistema Paese».