Soluzioni in DC per portare ovunque la ricarica veloce
Nidec Conversion già nel 2018 aveva messo a punto un sistema di ricarica ultrafast collegato a sistemi di storage per assicurare rifornimenti veloci anche con limitata disponibilità dalla rete. Oggi l’azienda offre una gamma completa di ev-charger in DC sviluppata con particolare attenzione a funzionalità, design e affidabilità. «L’obiettivo per il 2025 è quello di raddoppiare rispetto alla crescita del mercato» afferma il Claudio Fapanni, e-mobility sales business development global leader. Un obiettivo possibile anche grazie alle sinergie interne del gruppo e alle smart e-mobility solution con cui l’azienda crea infrastrutture integrate seguendo le esigenze del cliente
Innovazione, alti standard qualitativi e la forza di un colosso nel settore industriale capace di sfruttare le proprie sinergie interne per rispondere alle esigenze dei clienti e dei trend di un mercato in continua evoluzione. Queste sono le caratteristiche che contraddistinguono Nidec Conversion, la realtà commerciale internazionale del gruppo Nidec che offre sistemi elettrici completi in tutto il mondo. Il gruppo Nidec è una multinazionale fondata nel 1973 in Giappone e cresciuta dapprima nel comparto dei motori elettrici brushless, per poi espandersi rapidamente nel settore industriale attraverso diverse acquisizioni. Una crescita iniziata nel 2010 che ha portato il Gruppo a maturare un importante know- how tecnologico tale da consentirgli di diventare in breve tempo uno dei principali player nei settori dei motori elettrici, sistemi di conversione, impiantistica industriale ed elettronica di potenza. Nidec Conversion, riveste il ruolo di leader globale nelle soluzioni di Power Conversion attraverso lo sviluppo di tecnologie avanzate per rispondere alla domanda di energia di oggi, servendo in modo sostenibile il mercato della mobilità e il pianeta. Da qui una naturale evoluzione verso i settori dell’automotive e successivamente della mobilità elettrica: «Oggi in un’automobile mediamente ci sono circa 300 piccoli componenti prodotti da Nidec» spiega Claudio Fapanni, e-mobility sales business development global leader di Nidec Conversion. «Nidec ha iniziato a operare nel settore della mobilità elettrica nel 2018 con un primo progetto che nasceva con l’idea di integrare dispositivi di ricarica in DC con sistemi di storage. L’obiettivo, per l’epoca piuttosto pionieristico, era quello di poter garantire ricariche ultrafast con una soluzione di peak shaving in grado di non mettere sotto stress la rete. Il primo prototipo è stato sviluppato, si è evoluto e oggi siamo alla versione 1.5 (DirectPower Multi 1.5) di una tecnologia efficiente e collaudata che conta già diverse installazioni tra Francia, Italia e in UK» grazie alla sua caratteristica, unica sul nostro mercato, di poter caricare veicoli fino a 400 kW con solo 100 kW di allaccio alla rete elettrica. Per Nidec l’e-mobility si conferma un mercato sempre più strategico, per il quale è prevista una crescita importante grazie a una gamma sempre più ampia di prodotti in DC che spaziano dalle wallbox alle colonnine Hpc, ai sistemi con satellite per i mezzi pesanti e il TPL, affiancati da un approccio consulenziale al cliente per progetti chiavi in mano e un’attenzione particolare alla formazione degli installatori.
Quanto pesa attualmente l’e-mobility sul fatturato di Nidec a livello globale?
«Considerando Nidec Conversion, per la quale operiamo nello specifico, parliamo di fatturati molto importanti, quindi un business da decine di milioni di euro con un trend che è in continua ascesa».
Su quali segmenti di mercato siete focalizzati?
«Prevalentemente soluzioni in DC con particolare attenzione per l’alta potenza in un range dell’offerta che copre dai 30 kW a salire, fino a raggiungere i 1280 kW che abbiamo iniziato a commercializzare da quest’anno e a cui si aggiungerà a breve anche lo standard MegawattCharger. Forniamo soluzioni che includono i moduli di potenza oppure in configurazione satellite per ottimizzare gli spazi ad esempio nei depositi del TPL. Sempre restando nell’ambito della ricarica in DC abbiamo delle soluzioni in configurazione wall box (DirectPower Wallbox), quindi adatte anche come destination charger, da 30 e 60 kW, con cui ci rivolgiamo alla distribuzione, visto che sono prodotti più accessibili, adatti a tutto il target horeca per dare un servizio sensibilmente migliore rispetto alla classica colonnina in AC. Nidec ha sviluppato anche una serie di soluzioni su misura chiavi in mano: con alcuni clienti lavoriamo con l’obiettivo di offrire l’intero hub di ricarica, attraverso un processo di progettazione, creazione di piattaforme software, fornitura di cabine di media tensione e conversione. Ad esempio, oggi Nidec è in grado di proporsi come interlocutore unico per riconvertire completamente una stazione di servizio all’elettrico, anche in aree con limitata capacità di potenza. Oppure di creare da zero nuovi hub ultrafast».
A questo link l’intervista completa pubblicata su E-Ricarica di gennaio-febbraio 2025