Auto Elettriche: in Italia a gennaio immatricolazioni a +132,2% (vs gennaio 2024)
Secondo i dati forniti da Motus-E, nel corso del mese di gennaio le immatricolazioni di auto elettriche in Italia hanno segnato una crescita significativa rispetto a quanto registrato nello stesso mese del 2024: +132,2% con un totale di 6.721 veicoli full electric venduti. Il dato però è principalmente frutto degli incentivi statali annunciati a inizio 2024 e poi congelati, con un effetto controproducente sulle immatricolazioni: «L’impennata dell’elettrico registrata a gennaio», commenta a questo proposito il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, «riflette in parte il confronto con un avvio del 2024 particolarmente indebolito dall’effetto ‘attesa’ dei vecchi incentivi, fornendo al tempo stesso un’indicazione molto interessante sulle prospettive del mercato. La classifica delle auto elettriche più vendute in Italia, infatti, risulta sempre più popolata da vetture compatte ed entry level, categoria che rappresenta il fulcro del nostro mercato e che sta beneficiando di un significativo incremento dell’offerta, grazie a tanti nuovi modelli elettrici in grado di avvicinare questa tecnologia a un crescente numero di famiglie».
Al 31 gennaio il parco circolante elettrico in Italia ha raggiunto quota 282.902 auto. Considerando tutte le alimentazioni, il mercato auto italiano segna a gennaio una flessione del 5,9%, con le registrazioni complessive scivolate da 142.501 a 134.109 unità. Sollevando lo sguardo sugli altri grandi Paesi europei, gli ultimi dati disponibili, relativi all’intero 2024, indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 17% in Francia, al 13,6% in Germania, al 5,8% in Spagna e al 19,6% nel Regno Unito. L’Italia aveva invece chiuso il 2024 da fanalino di coda, con una market share delle auto elettriche pari al 4,2%. «Per accompagnare i cittadini attraverso questa transizione tecnologica, e per valorizzare gli sforzi dei costruttori, della filiera della componentistica e dagli operatori della ricarica», prosegue Pressi, «sarà fondamentale ora che il Dialogo strategico sull’automotive avviato a Bruxelles mantenga la promessa di arrivare al 5 marzo con un piano d’azione all’altezza delle sfide che ci attendono, superando qualsiasi contrapposizione ideologica e mettendo l’industria Ue in condizione di esprimersi al massimo. Per continuare a competere con Usa e Cina, come Europa non possiamo più perdere tempo, dobbiamo essere pragmatici e accelerare sull’innovazione. La nostra leadership in questo settore chiave è da sempre il frutto di un’avanguardia tecnica riconosciuta in tutto il mondo: è questa la direzione in cui dobbiamo continuare a muoverci se vogliamo rimanere ai vertici del comparto».