Auto elettriche: in Italia a maggio immatricolazioni a +42,7% (vs maggio 2024)
Secondo i dati diffusi da Motus-E prosegue il trend positivo delle immatricolazioni di auto elettriche. A maggio le full electric sono cresciute del 42,7% rispetto allo stesso mese del 2024, con 7.134 vetture immatricolate e una quota di mercato pari al 5,1% (in crescita rispetto al 3,6% di maggio 2024). Nei primi cinque mesi dell’anno le auto elettriche registrate nella Penisola sono 36.800, in crescita del 72,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una market share del 5,1%, in aumento rispetto al 2,9% del periodo gennaio-maggio 2024. Al 31 maggio, il parco circolante elettrico in Italia conta 313.199 auto. Considerando tutte le alimentazioni, a maggio il mercato auto italiano resta sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con 140.067 unità immatricolate. Anche nei 5 mesi le registrazioni si fermano su livelli vicini al 2024, con 725.590 unità (-0,5%). Allargando l’analisi all’Europa, gli ultimi dati disponibili – relativi ad aprile 2025 – indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 18,5% in Francia, al 18,8% in Germania, al 7% in Spagna e al 20,4% nel Regno Unito. Nello stesso mese, la market share in Italia era stata del 4,8%, mentre in Paesi come Belgio e Olanda era pari rispettivamente al 32,5% e al 34%.
«Il confronto europeo vede l’Italia in grave ritardo sulla diffusione dei veicoli elettrici, ma i segnali positivi non mancano e la crescente disponibilità di modelli sempre più accessibili rappresenta un possibile punto di svolta per il mercato», ha dichiarato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ponendo l’accento sull’importanza di attivare molto rapidamente i nuovi bonus per le auto elettriche preannunciati dal Governo. «Convogliare sugli incentivi per le fasce più deboli i residui PNRR impossibili da usare per le colonnine di ricarica è stata una mossa particolarmente avveduta per scongiurare la dispersione di risorse preziose per il Paese. Ora però è fondamentale essere tempestivi nell’attuazione della misura, per evitare di imbrigliare il mercato con l’attesa di un bonus rivolto, peraltro, a una limitata platea di potenziali beneficiari. Bisogna stare molto attenti a non replicare quanto osservato lo scorso anno, quando il mercato si era quasi fermato per aspettare l’Ecobonus».