Bonus auto: un volano per ricarica pubblica e privata
Il punto sulla transizione elettrica, gli effetti degli incentivi auto su tariffe pubbliche e mercato delle wall box, l’importanza strategica dell’elettrificazione delle flotte, i vantaggi della PUN e lo stop agli endotermici entro il 2035: di questo e molto altro parla Fabio Pressi, presidente di Motus-E, associazione italiana nata con l’obiettivo di promuovere l’e-mobility
Nata nel 2018 con l’apporto di 17 associati, Motus-E raggruppa attualmente più di 100 tra soci e partner lungo tutta la catena del valore della e-mobility, e rappresenta il più autorevole interlocutore del comparto per le istituzioni a tutti i livelli. L’associazione – che recita un ruolo chiave per accompagnare l’Italia nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, garantendo un continuo flusso di dati e informazioni a supporto di addetti ai lavori, politica e cittadini – lo scorso marzo ha nominato presidente Fabio Pressi, Ceo di A2A E-Mobility: «Motus-E negli ultimi anni ha visto un’accelerazione molto importante in termini di rappresentatività dell’intera filiera della mobilità elettrica. Oggi rappresentiamo quasi 100 realtà tra costruttori di veicoli, operatori della ricarica, produttori di infrastrutture, società di servizi e centri studi. Il nostro valore aggiunto, che ci rende unici nel panorama italiano, è proprio quello di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti nell’elettrificazione dei trasporti. Riunire sotto un unico cappello i mondi dell’automotive, dell’energia e dei servizi connessi alla mobilità è una peculiarità che ci consente di approfondire in modo olistico tutte le spigolature della transizione elettrica. Oggi più che mai, infatti, questi comparti stanno convergendo e ciò impone una visione sempre più trasversale del settore per comprenderne al meglio criticità e opportunità. Questa caratteristica di Motus-E si traduce in azioni di contenuto che contribuiscono a dare una visione concreta e puntuale dell’industria in cui operiamo: la forza dell’associazione è quella di avvicinare e compattare filiere che fino a pochi anni fa non avevano l’esigenza di essere così unite tra loro». Abbiamo intervistato Pressi a inizio giugno, a poche ore dall’attivazione dei tanto attesi incentivi auto: uno switch che può rappresentare un’importante opportunità per tutta la filiera e per il sistema Paese nel suo complesso.
Dopo mesi dall’annuncio finalmente il Governo ha sbloccato i tanto attesi Bonus auto…
«Abbiamo accolto positivamente il fatto che, come già noto, i veicoli a zero emissioni possano beneficiare degli incentivi unitari più corposi. Questo è stato sicuramente un segnale importante, che aiuterà tanti cittadini a passare alla mobilità elettrica e a beneficiare dei suoi vantaggi, anche se continuiamo a non comprendere la ratio del mancato allineamento del ‘cap’ di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle ibride plug-in. Inoltre, siamo l’unico grande Paese europeo dove ancora si incentiva l’acquisto di veicoli endotermici, a cui peraltro è stata destinata la quota maggiore delle risorse. Guardando all’immediato futuro, il passo successivo dovrà essere necessariamente quello di iniziare a costruire i meccanismi incentivanti con una visione a medio termine: abbiamo potuto infatti constatare che i bonus annunciati e poi non messi subito a terra, così come la poca chiarezza sulle prospettive delle agevolazioni, provocano una grande confusione tra i consumatori e sul mercato».
Quando sarà possibile valutare l’impatto del Bonus sulle immatricolazioni di Bev?
«Naturalmente, prima di vedere gli effetti concreti dell’incentivo sui dati di mercato bisognerà attendere dei ‘tempi tecnici’, relativi all’evasione degli ordini effettuati con il nuovo bonus e all’immatricolazione dei veicoli. Ci aspettiamo un fortissimo rimbalzo delle registrazioni di auto elettriche».
Riguardo alla ricarica pubblica, come si può intervenire per rendere l’esperienza ancora più user friendly?
«Il tema della tecnologia applicata all’e-mobility è tra le priorità dell’associazione, proprio perché è una componente fondamentale nell’utilizzo di una vettura a batteria e coinvolge diversi attori: dai produttori di automobili agli operatori della ricarica, dalle società che sviluppano applicazioni, al mondo dell’infotainment, fino alle big tech. Molti soggetti possono trovare nella mobilità elettrica un’opportunità di interfaccia per fornire servizi utili agli utenti. Questa epocale evoluzione implica un veicolo sempre più connesso e inserito in un contesto in cui la user experience è destinata a evolvere e a migliorare costantemente. Pensiamo ad esempio alle possibilità di pianificare percorsi in base allo stato di carica della batteria e magari alle tariffe: c’è tutta una serie di strumenti che potranno aiutare l’utente non solo a semplificare la ricarica, ma anche a risparmiare in base alle sue routine di utilizzo. A questo proposito è importante citare la PUN (Piattaforma Unica Nazionale) dedicata alle colonnine ad accesso pubblico. Motus-E sta collaborando con il GSE, che gestisce la piattaforma, affinché possa evolversi in prospettiva in uno strumento utile a migliorare l’esperienza di ricarica per tutti gli utenti della mobilità elettrica».
Leggi qui l’articolo completo su E-Ricarica di luglio-agosto, disponibile gratuitamente in formato digitale a questo link