Brissogne: Ionity amplia la stazione sulla A5 portandola a 6 colonnine Hpc
Ionity ha effettuato diversi upgrade su tutta la propria rete di ricarica a livello europeo, inclusa l’Italia. Una serie di aggiornamenti per adeguare il numero di colonnine al crescente installato di veicoli elettrici che, nel nostro Paese, è iniziato verso la fine dello scorso anno e si è praticamente concluso con l’upgrade della stazione di Gioia Tauro in Calabria e con la stazione di Brissogne, particolarmente strategica perché situata sull’A5 Torino-Aosta proprio in prossimità della provincia valdostana. Presso questa stazione Ionity è passata da 4 a 6 colonnine Hpc da 350 kW ciascuna (con singolo punto di ricarica), oltre a un multicharger per dare la possibilità di ricaricare anche a chi ha un veicolo non compatibile con lo standard Ultrafast. Ora in totale sono attivi 7 caricatori.
UNA RETE SEMPRE PIÙ CAPILLARE ED EFFICIENTE
A oggi Ionity ha realizzato 6 infrastrutture di ricarica all’interno della rete autostradale italiana. Oltre a Brissogne, ci sono punti di ricarica presso le aree di servizio di Versilia Est e Ovest in Toscana, oltre a 3 infrastrutture in Liguria: Brugnato Ovest (vicino a La Spezia), Ceriale Sud e Rinovo Nord che invece sono sul litorale di Ponente, vicino a Imperia. «La stazione di Brissogne, rispetto ad altri siti, ha uno stallo più grande pensato per ospitare veicoli con un eventuale rimorchio, oltre a risultare più comodo per ricaricare con veicoli commerciali» spiega Elena Airoldi, country manager di Ionity per l’Italia. «L’upgrade del sito avviene principalmente monitorando l’utilizzo della stazione. Ma in pratica, con lo sviluppo e la crescita dei veicoli elettrici anche nel nostro Paese, sono diventati necessari su tutta la rete. Ci siamo resi conto che, soprattutto in estate, si sono verificati dei picchi importanti, in particolar modo presso le stazioni come quella del Brennero, dove sono già presenti 6 charger e nonostante questo è capitato che si generassero delle code per ricaricare il veicolo». Attualmente in Italia la rete Ionity conta 5 cantieri in fase di attivazione. Uno situato a Scarlino, che dovrebbe essere attivato a breve. Mentre gli altri 4 sono di recente apertura e sono situati a Lecce, Roma Nord, Conegliano e Cavaglià (in provincia di Biella) dove si biforca l’autostrada tra Torino e la Valle d’Aosta. Il cantiere di Affi è invece ancora in stand-by, in attesa di ottenere i permessi che dovrebbero arrivare entro ottobre (a questo link ulteriori dettagli).
L’IMPORTANZA DELLA LOCATION
I target fissati da Ionity sono quelli di superare le 1.000 stazioni in Europa entro il 2025 e di triplicare entro lo stesso anno il numero di stazioni attualmente presenti sul territorio italiano (110 charger presso 21 location differenti). Proprio per questo motivo Ionity promuove attraverso il proprio sito la possibilità, per coloro che possiedono terreni, hotel, strutture ricettive o semplicemente parcheggi idonei, di sottoporre la propria candidatura per la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica tramite l’acquisto oppure l’affitto della location stessa. «La cosa importante è che siano punti di interesse strategico, possibilmente vicino alle uscite delle autostrade, oppure vicino a strade ad alte percorrenza, in aree urbane o in prossimità delle tangenziali» prosegue Elena Airoldi. «Sul nostro sito è presente un format da compilare, si inseriscono le geo coordinate e se è di nostro interesse provvediamo a ricontattare i proprietari. Il nostro obiettivo è ampliare la rete il più rapidamente possibile e siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità. Oltretutto a questo proposito segnaliamo che non solo è possibile candidare la propria location, ma tutti gli utenti possono “consigliare” delle ubicazioni particolarmente utili: magari un tratta che percorrono abitualmente per andare al lavoro o in vacanza dove non esistono ancora infrastrutture di ricarica, aiutandoci a capire dove potrebbe essere necessario installarle».
Le colonnine Hpc di Ionity sono tutte da 350 kW con un unico punto di ricarica, che quindi consente di utilizzarle alla massima potenza. «Non valutiamo altre opzioni a livello tecnologico», spiega Elena Airoldi «proprio per offrire un servizio al top e una ricarica a piena potenza». Le colonnine sono interoperabili tramite i principali Emsp. Grazie allo Ionity Passport, pagando un fisso mensile pari a 17,99 euro, è possibile invece ricaricare ovunque in Europa a un costo fisso di 0,35 kWh. Inoltre Ionity ha stretto convenzioni per tariffe agevolate con alcuni dei principali player dell’automotive, tra cui Hyundai, Kia, Mercedes, Mini, Porsche, Skoda e Volkswagen (a questo link ulteriori informazioni).