Colonnine: dall’1 gennaio scatta l’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi
Dal 1° gennaio 2026 le operazioni di ricarica dei veicoli elettrici saranno soggette a un nuovo regime fiscale che introduce obblighi specifici di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 570041 del 12 dicembre 2025, ha definito le regole tecniche, le informazioni da trasmettere e i termini di conservazione dei dati, stabilendo un quadro normativo dedicato alle peculiarità del settore della ricarica elettrica, in linea con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2023/1804 sulle infrastrutture per i combustibili alternativi.
Il provvedimento dà attuazione all’articolo 2, comma 1-ter, del Decreto legislativo 127/2015, come modificato dal Dlgs 81/2025, e introduce una disciplina distinta rispetto alle altre operazioni commerciali. Gli operatori e i soggetti passivi IVA che gestiscono stazioni di ricarica dovranno conservare elettronicamente i dati dei corrispettivi e trasmetterli esclusivamente per via telematica, garantendo integrità, sicurezza e tracciabilità delle informazioni. L’obbligo decorre dalla data di attivazione del canale telematico, che sarà comunicata tramite apposito avviso sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per le ricariche effettuate dal 1° gennaio 2026 fino all’attivazione del canale, i dati dovranno essere trasmessi entro quarantacinque giorni dalla data di avvio del servizio, mentre per le operazioni successive la trasmissione dovrà avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione.
Il provvedimento definisce inoltre specifiche tecniche per memorizzazione e trasmissione, individuando le informazioni obbligatorie, le modalità operative e le misure di sicurezza necessarie a preservare l’inalterabilità dei dati, assicurando così uniformità e tracciabilità dei flussi verso l’Amministrazione finanziaria. L’introduzione di questa disciplina specifica rappresenta un passo significativo nella digitalizzazione dei flussi fiscali legati alla mobilità elettrica e richiede agli operatori di adeguare tempestivamente i propri sistemi informatici per rispettare gli adempimenti previsti. Con il nuovo quadro normativo, le ricariche dei veicoli elettrici entrano a pieno titolo nel perimetro dei corrispettivi tracciati, consentendo all’Agenzia delle Entrate di gestire i dati nell’ambito dell’Anagrafe tributaria, nel rispetto del Regolamento europeo 2016/679, con finalità di controllo fiscale e interesse pubblico.





