Energy S.p.A.: prodotti ad alto valore aggiunto e forte supporto agli installatori
L’azienda veneta è entrata quest’anno nel mondo dell’e-mobility con il lancio di zeroCO2 sun charger, un dispositivo di ricarica sofisticato ma user friendly, ottimizzato per operare in sinergia con inverter e sistemi di accumulo e che va a completare l’ecosistema di prodotti zeroCO2. «La wall box rappresenta l’anello di congiunzione del nostro ecosistema ed è oggi l’acquisto più naturale per il consumatore finale» afferma il sales manager Italy Ignazio Borelli che, in questa intervista, illustra la strategia e gli obiettivi di Energy S.p.A.
di Antonio Allocati
Energy S.p.A. vanta un’esperienza decennale nella produzione di sistemi di accumulo. Nel 2020, con l’obiettivo di arricchire l’offerta e conquistare nuovi mercati, ha lanciato la linea di prodotti zeroCO2, con soluzioni dedicate al fotovoltaico in grado di coprire sia l’utilizzo residenziale sia le grandi installazioni. Nel maggio di quest’anno, oltre ad aver inaugurato un nuovo stabilimento produttivo, l’azienda è entrata nel settore dell’e-mobility con il lancio del dispositivo di ricarica zeroCO2 sun charger, progettato come complemento perfetto di un ecosistema in grado di ricaricare il veicolo elettrico utilizzando, se l’utente lo desidera, energia proveniente al 100% da fonte rinnovabile. L’azienda veneta, che ha di recente annunciato la decisione di quotarsi in Borsa (vedi box), conferma anche nell’ambito della mobilità elettrica una grande attenzione agli installatori, con supporto pre e post vendita, incontri di formazione e la realizzazione di video tutorial per semplificare il montaggio dei prodotti e spiegarne le potenzialità. «Il target che ci siamo prefissati è quello di vendere una colonnina ogni 5 sistemi di accumulo» afferma Ignazio Borelli, sales manager Italy dell’azienda.
Da dove parte quindi il progetto del vostro ingresso nell’e-mobility?
«Essendo Energy un’azienda che ha sviluppato una forte expertise nei sistemi di accumulo e nel fotovoltaico, un dispositivo di ricarica rappresenta l’acquisto più naturale per il nostro cliente medio nell’immediato futuro. L’utente che ha già installato un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo è molto probabile che appartenga alla stessa tipologia di consumatore che, non appena gli sarà possibile, acquisterà un veicolo elettrico. Quindi, il punto di contatto tra Bev e un sistema di accumulo legato a una fonte di energia rinnovabile è proprio il dispositivo di ricarica: la wall box rappresenta l’anello di congiunzione di questo ecosistema. È proprio per questo motivo che abbiamo pensato a un ev-charger ottimizzato per questo utilizzo».
Quali sono i punti di forza della vostra wall box zeroCO2 sun charger?
«L’elemento distintivo principale è il fatto di essere un prodotto coerente con l’offerta tecnologica e con l’estetica di tutta la nostra gamma zeroCO2, quindi un vero e proprio complemento che va ad arricchire e completare la nostra offerta, mantenendo una coerenza anche dal punto di vista formale, con un layout legato ai nostri prodotti, che ne facilita il riconoscimento e rafforza il nostro messaggio in termini di comunicazione e marketing. Ovviamente non si tratta solo di una personalizzazione cromatica, ma soprattutto funzionale: se la wall box viene accoppiata a un sistema fotovoltaico zeroCO2 con sistema di accumulo non presenta necessità di un meter dedicato, dialoga infatti direttamente con il nostro inverter. Questo consente un’installazione molto più semplice, anche nel caso in cui il dispositivo di ricarica venga aggiunto a un impianto già esistente. C’è dunque una ricerca della semplicità per le operazioni di installazione: wall box e inverter leggono lo stesso meter, quindi si risparmia sui componenti. Inoltre ci sono altri plus, come il fatto di includere un cavo da 5 metri per la ricarica, visto che rimane collegato alla wall box e non può essere manomesso, e consente di risparmiare sull’acquisto dell’accessorio. Senza dimenticare che zeroCO2 sun charger supporta la tecnologia plug n’ charge quindi è immediatamente funzionante e pronto all’uso».
Avete in previsione altre novità legate all’e-mobility?
«Per quanto riguarda lo sviluppo della gamma, entro l’autunno avremo pronta anche la wall box in versione trifase. Al momento, stiamo lavorando su alcune personalizzazioni sempre pensate nell’ottica di una massima fruibilità, perché andrà ad accompagnare i sistemi di storage commerciali che saranno il mercato trainante in un’ottica futura. Abbiamo poi in sviluppo anche un modello di wall box monofase con accesso condizionato, perfetta, ad esempio, per l’utilizzo condominiale o dove si presenta la necessità di una ricarica autenticata tramite RFID card».
Come viene distribuito il prodotto?
«Il nostro interlocutore principale è la distribuzione di materiale elettrico, sia specializzata sia generalista. Inoltre, come sempre nella tradizione di Energy S.p.A., c’è anche un rapporto consolidato e un importante supporto a livello tecnico rivolto agli installatori, ai quali diamo assistenza, sia pre, sia post vendita. Proprio in quest’ottica stiamo sviluppando una serie di contenuti video, tecnici e divulgativi, anche utilizzando tecniche animate, che possano semplificare l’installazione dei prodotti e risultare anche accattivanti per poter trasferire la nostra proposta all’utente finale in modo efficace. Tutta la famiglia dei prodotti zeroCO2 sugli imballi riporta dei QR code che, quando inquadrati con uno smartphone, rimandano direttamente al video con le istruzioni per l’installazione. È una caratteristica molto apprezzata perché si integra perfettamente al semplice libretto di istruzioni rendendo le operazioni ancora più intuitive».
A quali target vi state rivolgendo con i prodotti per l’e-mobility?
«Al momento con la wall box monofase ci indirizziamo al target residenziale, oppure alle piccole aziende che, sia per una questione di immagine nei confronti della clientela, sia per effettiva necessità, hanno bisogno di ricaricare veicoli elettrici. Inoltre ci rivolgiamo anche ai gestori di hotel ed esercizi commerciali dove la ricarica può rappresentare un plus da offrire ai propri clienti mentre fanno acquisti o fruiscono del servizio».
Che servizi avete invece implementato per il post vendita?
«Abbiamo delle attività di supporto agli installatori, come ad esempio dei corsi o incontri mirati durante le fiere, sia di settore sia dei singoli distributori. Si tratta di appuntamenti importanti durante i quali raccogliamo i loro feedback, indispensabili per migliorare la nostra proposta e il prodotto stesso. Nella nuova sede di Sant’Angelo di Piove del Sacco – in provincia di Padova – abbiamo un reparto dedicato allo sviluppo tecnico dove invitiamo i nostri partner per eventuali corsi di aggiornamento, oltre a una squadra composta da 5/6 tecnici dedicati al postvendita che, coordinati da un responsabile, forniscono supporto per eventuali inconvenienti in fase di installazione e consigli per ogni evenienza».
Qual è il posizionamento della vostra wall box?
«Senza entrare nel dettaglio del prezzo, mi piace sottolineare che Energy è un costruttore italiano molto attento alla tecnologia. La nostra wall box, quindi, è un prodotto ad alto contenuto, nel senso che per offrire un’esperienza di installazione facile e intuitiva abbiamo dovuto lavorare molto sulla parte elettronica. Aggiungo che, tra qualche mese, disporremo anche di un unico portale per gestire contemporaneamente sia la colonnina sia il sistema di accumulo. I nostri prodotti sono inoltre in grado di dialogare tra loro, permettendo ad esempio di scegliere di non utilizzare corrente prelevata dalla rete, ma solo energia pulita dal fotovoltaico. C’è, inoltre, anche un aspetto di garanzia sul funzionamento della wall box: in caso di blackout, disturbi di linea al router o malfunzionamenti, la colonnina aggira il guasto, e continua a ricaricare la macchina per garantire all’utente l’autonomia del veicolo la mattina successiva. Tutto ciò identifica il posizionamento dei nostri prodotti sul mercato, collocandoci tra i dispositivi di ricarica ad alto valore aggiunto, e con una componente tecnologica importante».
Come vede il futuro del mercato dell’e-mobility e quali sono le criticità da sciogliere per garantire una crescita sempre più solida al settore?
«Deve sicuramente aumentare la disponibilità di auto elettriche. Restando invece agli ambiti che ci riguardano direttamente, indico come punto chiave la disponibilità di punti di ricarica pubblici. Questo è l’elemento chiave per un impulso decisivo al mercato. Inoltre, è importante che l’utente finale cominci a vedere la colonnina domestica come un complemento naturale dell’impianto fotovoltaico per utilizzare energia rinnovabile quando ricarica l’auto».
Si parla molto della tecnologia Vehicle To Grid: come vedete questa evoluzione del mondo della ricarica?
«Per renderla una realtà bisognerà unire tanti punti ancora mancanti e mettere insieme molti attori che, ancora, faticano a dialogare tra loro. Le basi tecnologiche per applicarla ci sono già, ma quando bisogna mettere insieme automotive, utility e costruttori di dispositivi di ricarica il discorso diventa più complesso. In questo momento la rete elettrica infatti non è in grado di gestire veicoli che interagiscono con i propri flussi di energia. Già oggi è un problema l’immissione da fonti rinnovabili: se nel flusso arrivasse anche l’energia immagazzinata dalle auto sarebbe un guaio per l’infrastruttura. Il V2G dal punto di vista del principio è un concetto assolutamente vincente, ma dal punto di vista tecnico richiede un ulteriore grosso passo avanti in termini di maturità sia organizzativa sia strutturale. Bisogna lavorare per attuare delle logiche in grado di massimizzare l’autoconsumo energetico, e già questo sarebbe uno step importante. I prodotti della nostra linea, zeroCO2 sun charger e zeroCO2 Storage vanno esattamente in questa direzione».
La quotazione su Euronext Growth Milan
Energy S.p.A. procederà alla quotazione delle proprie azioni ordinarie su Euronext Growth Milan, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa. L’offerta sarà prevista totalmente in aumento di capitale e sarà composta da azioni ordinarie di nuova emissione della società. Saranno interessati esclusivamente investitori istituzionali qualificati in Italia e all’estero. Sono esclusi Paesi tra cui Stati Uniti, America, Canada, Giappone, Sud Africa e ogni altro Paese estero nel quale l’offerta non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti. I proventi dell’aumento di capitale saranno rivolti allo sviluppo e all’accelerazione del piano di crescita già avviato dalla società. Energy S.p.A. intende, ad esempio, ampliare l’offerta commerciale a sistemi di storage di maggiori dimensioni ed espandere l’attività a livello internazionale. «Abbiamo compiuto un passo fondamentale nella strategia di crescita globale dell’azienda», dichiara Davide Tinazzi, cofondatore e amministratore delegato di Energy. «Siamo determinati e convinti che il mercato offra enormi potenzialità e ci permetta di cavalcare i trend di settore più interessanti, dall’estensione del modello di business a una produzione di sistemi di storage completamente integrata. L’obiettivo della quotazione in Borsa è per noi un’opportunità per dare un impulso ancor maggiore allo sviluppo in Italia e all’estero».
LA SCHEDA
ENERGY S.p.A.
ANNO DI FONDAZIONE: 2013
SEDE CENTRALE OPERATIVA: via Zona Industriale, 10 – 35020 Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD)
SEDE LEGALE: Piazza Manifattura, 1 – 38068 Rovereto (TN)
PRESIDENTE E FONDATORE: Davide Tinazzi
SETTORI OPERATIVI: sistemi di accumulo, Comunità energetiche, mobilità elettrica
FATTURATO 2021: 51,1 milioni di euro
WEB: www.energysynt.com