Ev charger domestici a quota 56 milioni in UE entro il 2035 (ricerca EY)
In Europa saranno necessari in totale 14 milioni di ev charger per auto elettriche entro la fine del 2025, ce ne vorranno 34 milioni entro il 2030 e 65 milioni entro il 2035. Per la stessa scadenza sono previste 56 milioni di wall box domestiche installate, una cifra quasi doppia rispetto ai 29 milioni previsti entro il 2030. Questi sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca pubblicata da Ernst & Young Parthenon, intitolata “How charging infrastructure can drive the mobility wave”, ovvero orientata a comprendere in che modo le infrastrutture di ricarica e il loro sviluppo sarà fondamentale per trainare la transizione elettrica. Lo studio evidenzia inoltre come la ricarica privata arriverà a valere l’85% del totale entro il 2030.
I dispositivi di ricarica presso le aziende raggiungeranno invece i 2 milioni nel 2030 per raddoppiare a 4 milioni nel 2035, anno entro cui sono previsti 2 milioni di charging point pubblici e 3 milioni di punti di ricarica presso parcheggi e altre destinazioni. Altro aspetto interessante della ricerca è relativo alla velocità di rifornimento energetico: la previsione indica che, anche nel 2035, il 100% delle wall box sarà di tipo lento in AC e che gli slow charger varranno il 94% del totale. Nonostante la previsione sia quella di avere solo l’1% di caricatori ultrafast entro il 2035, questa tipologia di infrastruttura sarà quella che richiederà gli investimenti maggiori, ovvero il 24% dei 127miliardi di dollari previsti per lo sviluppo delle stazioni di ricarica nel Vecchio continente dal 2022 al 2035.