Federcarrozzieri: troppe fake news sull’auto elettrica
L’associazione di categoria Federcarrozzieri (presente in 19 regioni italiane per un totale di oltre 2,9mila associati) ha divulgato una nota stampa (ripresa da Ansa) per denunciare l’eccessivo proliferare di fake news in merito alle auto elettriche, in particolare dopo il tragico incidente che ha visto protagonista un autobus elettrico a Venezia Mestre nelle scorse settimane.
“Il tema delle auto elettriche tiene sempre più banco in Italia e in Europa, e ha aperto un dibattito politico ed economico che genera un flusso di informazioni enorme su web e social network, dove spesso però vengono veicolate fake news in grado di modificare le scelte e i comportamenti degli automobilisti” riporta la nota di Federcarrozzieri. “Non è vero che le auto elettriche prendono fuoco facilmente: presentano il medesimo rischio di incendio delle auto a motore termico, e al pari degli altri veicoli devono superare dei controlli specifici. Le motorizzazioni più a rischio incendio, semmai, sono quelle ibride, perché presentano molti più elementi meccanici ed elettronici. Ciò che cambia sono i tempi tecnici necessari per spegnere le fiamme, che secondo alcuni studi sarebbero più lunghi in caso di batteria al litio a fuoco. Altro mito da sfatare quello relativo all’inquinamento. Diverse fake news sostengono infatti che L’auto elettrica inquini come quelle termiche se non di più”.
A questo proposito Federcarrozzieri aggiunge: “Stando ai dati diffusi di recente da Sima (Società Italiana di medicina ambientale) le auto elettriche immatricolate oggi in Europa, nel loro intero ciclo di vita, emettono in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto ad una vettura a gasolio, 75 grammi di CO2 equivalente per km nel suo intero ciclo di vita, contro i 250 g di CO2 di una vettura diesel. Senza contare che l’energia necessaria per ricaricarle proviene spesso da fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc.)”.