Infrastrutture di ricarica: Acea lancia l’allarme sulla situazione europea
L’European Automobile Manufacturers’ Association ha lanciato un campanello d’allarme relativo allo stato attuale delle stazioni di ricarica pubbliche per veicoli elettrici. Il dato divulgato dall’associazione (è possibile consultare questo link) prende in esame le vendite di auto elettriche dal 2017 al 2021, lasso di tempo in cui queste ultime sono aumentate di 10 volte. Al contrario, le infrastrutture pubbliche di ricarica in Europa, prendendo in esame lo stesso riferimento temporale, sono aumentate solamente meno di 2,5 volte.
A questo proposito Oliver Zipse, presidente e Ceo di Acea ha commentato: «Se la situazione non cambia velocemente introducendo dei target più ambiziosi nei Paesi UE presto andremo a sbattere contro un ostacolo». Inoltre, negli ultimi 5 anni, le vendite di auto elettriche sono aumentate 4 volte più velocemente rispetto all’installazione di punti di ricarica pubblici.
Entrando nel dettaglio, Acea conta nel 2021 1,7 milioni di veicoli elettrici venduti e 259mila stazioni di ricarica pubbliche (fonte European Alternative Fuels Observatory). Oltretutto, secondo Acea, nonostante lo shortage di componenti elettronici dovuto alla pandemia, nel 2022 la situazione tornerà a stabilizzarsi e le vendite delle auto elettriche torneranno a crescere: si stima un +7,9% per un parco circolante totale pari a 10,5 milioni unità.
Secondo L’European Alternative Fuels Observatory (a questo link tutti i dettagli), nel 2021 si è registrato un installato totale di 225,9mila punti di ricarica con potenza fino a 22 Kw e 33,9 mila punti di ricarica veloce. L’Italia nel 2021 è risultata al quarto posto in Europa come quantità di punti di ricarica pubblici (22 mila), preceduta da Olanda (82 mila), Germania (48 mila) e Francia (31 mila).