Le frequenti ricariche ad alta potenza non danneggiano le batterie del veicolo (studio Recurrent)
Secondo uno report pubblicato dallo studio di ricerca Recurrent, specializzato in tecnologie dedicate all’e-mobility, un utilizzo frequente della ricarica fast non avrebbe effetti deterioranti sulla batteria del veicolo. Per giungere a questa conclusione sono state prese in esame più di 12,5mila Tesla sul territorio americano e sono state messe a confronto le vetture che nel 90% dei casi si affidavano a ricariche fast rispetto a vetture che hanno utilizzato la ricarica veloce in una percentuale inferiore al 10%. Il risultato, considerando le Tesla Model 3, è stato che la capacità della batteria è calata in maniera assolutamente identica in entrambi i casi, assestandosi intorno all’89% dopo 2mila giorni di utilizzo (più di 5 anni).
Considerando invece 4.400 Tesla Model Y la capacità residua delle vetture che raramente utilizzavano la ricarica lenta è risultata addirittura inferiore: poco più del 90% contro quasi il 92% delle vetture che hanno quasi solo esclusivamente adoperato colonnine fast. Recurrent tiene però a precisare che i test sono stati effettuati rispettando alcune “buone abitudini” per preservare la salute delle batterie. Ovvero evitare ricariche ultrafast a basse temperature senza aver adeguatamente preriscaldato la batteria ed evitarle anche in caso di temperature particolarmente alte. Inoltre viene sconsigliato di utilizzare ricariche ultrafast quando la batteria è sotto al 20% di autonomia e anche di non effettuarle quando la batteria ha superato l’80% della capacità (a questo link ulteriori dettagli).