Motus-E: in Italia 28mila charging point. In 12 mesi crescita del 34%
Secondo i dati pubblicati da Motus-E, a oggi i punti di ricarica presenti sul territorio italiano hanno raggiunto quota 27.857. I dati aggiornati a fine marzo 2022 evidenziano una crescita del 7% rispetto a fine dicembre 2021 (26.024) con 1.833 nuove attivazioni. I 27,8 mila charging point totali sono presenti all’interno di 14.311 infrastrutture di ricarica e suddivisi tra 11.333 location accessibili al pubblico. Di queste il 77,3% è collocata su suolo pubblico, mentre il restante 22,7% è su suolo privato ad uso pubblico. Considerando l’installato raggiunto a marzo 2022, la crescita rispetto allo stesso mese del 2021 è risultata pari al 34%, con 7.100 nuovi punti di ricarica (+162% rispetto al medesimo riferimento temporale del 2020).
Il 93% dei punti di ricarica presenti sul territorio è in AC, solo il 7% in DC. Il 16% sono punti di ricarica lenta con potenze inferiori ai 7 kW, mentre il 77% hanno potenze tra i 7 e 43 kW. Solo il 3,5% sono punti fast in DC fino a 50 kW e il 3,5% sono ultra fast (l’1,5% sopra i 150 kW). Riguardo alla copertura autostradale, Motus-E ha rilevato circa 150 punti di ricarica (di cui 115 veloce o ultraveloce), cui corrisponde una media di 1,6 charging point ogni 100 km.
A livello geografico il 57% dei punti di ricarica si concentra nel Nord Italia, il 20% al Centro e la stessa proporzione tra Sud e Isole. Al primo posto la Lombardia, con 4.592 punti di ricarica, ovvero il 16% del totale installato nel nostro Paese. Seguono Piemonte e Lazio con, rispettivamente, il 10% delle installazioni. Migliorato anche il trend delle stazioni inattive: al momento si attesta introno al 12% mentre: a marzo 2021 si aggirava intorno al 22%.
Una nota dolente riguarda invece il drastico calo delle immatricolazioni di auto elettriche, su cui ha pesato il congelamento degli incentivi. Secondo Motus-E a marzo 2022 sono state vendute 10.537 vetture (somma di BEV e Ibride plug-in) contro 15.065 registrate lo scorso anno, cifre che corrispondono a un calo del 30,06%. Addirittura peggiore la situazione se si considerano solo i BEV, -38,7% per un totale di 4.487 unità, mentre le ibride plug-in hanno registra un -21,7% (6.050 unità). Il dato YTD relativo ai primi tre mesi dell’anno segna un -4,4%, con un totale di 28,3mila veicoli elettrici contro i 29,6 mila del 2021.
«Il mercato attende gli incentivi. L’Italia è maglia nera dei grandi mercati europei: Germania, Spagna e Regno Unito vedono crescere l’immatricolato totale rispetto al 2021», viene spiegato a questo proposito nel report Motus-E. «Se le voci sulla nuova struttura degli incentivi saranno confermate, da un lato rispetto all’ecobonus 2019-2021 si aumenta l’incentivo sugli ibridi Plug-in e lo si riduce sull’elettrico, allo stesso tempo si riduce il tetto massimo di prezzo delle elettriche ben più di quello alle plug-in. Il risultato sarà che si rafforzeranno gli incentivi sulle Plug-in e si indeboliranno quelli sulle auto elettriche pure. Quando gli effetti degli incentivi che si stanno varando in questi giorni, e che sembra escludano le auto a noleggio, le flotte aziendali e le auto BEV sopra i 35.000 euro, saranno visibili, sarà interessante analizzare l’impatto».
A questo link il report completo di Motus-E