Regno Unito: un piano da 1,6 miliardi di sterline per 300mila stazioni di ricarica entro il 2030
Il Governo britannico, con l’intenzione di accelerare sulla transizione energetica, ha annunciato un piano di investimenti da 1,6 miliardi di sterline (circa 1,9 miliardi di euro) per raggiugnere quota 300mila stazioni di ricarica entro il 2030. Attualmente ne sono presenti 30mila sul territorio, la metà esatta rispetto alle 60 mila pompe di benzina. Ognuna delle 300mila stazioni avrà uno o più charging point in funzione.
Il Governo inglese ha stabilito per il 2030 lo stop alla commercializzazione di veicoli totalmente endotermici ed entro la medesima scadenza dovrà assicurare una rete di ricarica in grado di soddisfare la richiesta del parco circolante. L’obiettivo di quella che viene definita Electric Vehicle Infrastructure Strategy è quello di rendere la ricarica più semplice e più economica rispetto al rifornimento con carburanti tradizionali.
Più nel dettaglio, 450 milioni di sterline verranno dedicate alle infrastrutture urbane: punti di ricarica ed EV hub per coloro che sono distanti dalle grandi arterie di comunicazione. Mentre i 950 milioni del Rapid Charging Found verranno spesi per realizzare 6mila infrastrutture di ricarica veloce sulla rete autostradale, pronte entro il 2035. Il Governo ha infine reso noto di aver già ricevuto richieste dai CPO per installare 15 mila punti di ricarica veloce sulla rete extraurbana e più di 100mila stazioni nelle aree urbane entro la fine del 2025.
«Non importa dove viviate, se all’interno di un centro urbano o nel mezzo della campagna, se al nord, al sud, oppure a est o a ovest del Paese. Stiamo preparando uno switch verso la mobilità elettrica assicurandoci che nessuno venga lasciato indietro da questa trasformazione», ha dichiarato il segretario dei trasporti britannico Grant Shapps.
A questo link il comunicato del Governo britannico sul piano di transizione.
A questo link maggiori informazioni sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica nel Regno Unito.