Ricarica pubblica: i marchi automotive inseguono Tesla… ed è un bene
Sempre più case produttrici di auto si stanno trasformando in Cpo, seguendo a grandi linee il business model lanciato con successo da Elon Musk. Crescono così in Europa le stazioni di ricarica ad acceso pubblico brandizzate Mercedes, Porsche, Volvo e non solo. Un vantaggio per i clienti che possono ricaricare a tariffe più convenienti e per gli e-driver in generale, che vedono crescere il numero di charging point presso location strategiche
In principio fu Tesla: Elon Mask, creatore del marchio che oggi è sinonimo di auto elettrica, comprese in tempi non sospetti che per poter vendere i suoi veicoli su ampia scala, occorreva una rete pubblica presso cui poterli ricaricare anche lontani da casa. Ed è così che nel 2012 sono stati introdotti negli Usa i primi Tesla Supercharger: una rete che oggi ha superato i 50mila stalli nel Mondo e che, solo in Italia, conta più di 80 location. Il servizio, prima ad appannaggio dei soli clienti Tesla, è parzialmente allargato anche ad altri marchi, privilegiando sempre però i clienti della casa americana. Una rete di charging point capillare, colonnine fast per rifornimenti veloci e un sistema plug & charge semplicissimo da utilizzare, il tutto combinato con un sistema di navigazione in grado, già dal 2017, di calcolare il percorso in base alle esigenze di ricarica del veicolo per evitare qualsiasi ansia da ricarica, sono tra gli elementi he hanno fatto la fortuna di Tesla e che hanno definito gli standard di un business model che oggi numerosi competitor cercano di replicare.
Un trend che, a livello sia italiano sia europeo, ha giovato alla transizione elettrica, supportando lo sviluppo di infrastrutture ad accesso pubblico, spesso interoperabili e, al contrario dei supercharger Testa, fruibili anche possessori di auto differenti. Il comune denominatore per lo sviluppo di una rete di ricarica da parte di un marchio automotive è il fatto di proporre ai propri clienti tariffe al kWh particolarmente scontate, oltre alla possibilità di ricaricare tramite interoperabilità del circuito anche a colonnine gestite da altri Cpo, ma soprattuto, nel caso di marchi particolarmente prestigiosi come ad esempio Porsche e Mercedes,
il plus di offrire, contestualmente alla ricarica del veicolo, anche una location dove poter trascorre il tempo necessario al rifornimento energetico godendo di una serie di servizi (sala riunioni, aree ristoro ecc.) di alta qualità. Del resto, la stessa Tesla sta costruendo niente meno che un drive-in a Hollywood, sulla Santa Monica, dove troveranno posto 32 colonnine Supercharger da cui i clienti, mentre ricaricano, potranno guardare film e gustarsi un pasto in pieno stile anni ’50.
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-Ricarica di giugno