Smart Mobility Report: 88mila charger domestici installati in Italia nel 2021 (+250%)
Lo scorso anno sono stati 88mila i dispositivi di ricarica attivati in Italia in abito domestico, cifra che segna una crescita del 250% rispetto all’anno precedente: in totale risultano 130mila le wall box installate a dicembre 2021. Questo è uno dei dati divulgati dall’edizione 2022 dello Smart Mobility Report, rapporto curato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano che approfondisce i macrotrend relativi allo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso l’elettrificazione, l’utilizzo di carburanti alternativi e il car sharing. Riguardo invece alla ricarica pubblica, a fine 2021 in Italia il report stima a luglio 2022 circa 250 punti di ricarica fast (tra i 50 e 150 kw ) e ultrafast (con potenza superiore ai 150 kw), per la maggior parte ubicati sulla rete autostradale tra Liguria e Lombardia (oltre 40 charging point), quindi Toscana e Emilia Romagna (30 colonnine) e a seguire le altre regioni con un distacco di oltre 20 colonnine.
A fine 2021 sono stati stimati in totale 26.860 punti di ricarica pubblici sul territorio italiano (considerando tutte le tipologie di ricarica, in AC e DC), +75% rispetto all’anno precedente. Le stime di crescita previste per le infrastrutture di ricarica pubbliche nel nostro Paese prevedono il raggiungimento di oltre 48mila charging point nel 2025 e di quasi 68mila nel 2030 secondo uno scenario che lo Smart Mobility Report definisce Bau (Business as Usual), ovvero secondo uno sviluppo inerziale senza incentivi. Si prevedono invece 54mila punti 2025 e 95 mila nel 2030 secondo uno scenario Pod (Policy Driven), ovvero con sostenuto da provvedimenti legislativi. Si prevedono infine 61mila colonnine entro il 2025 e 126mila nel 2030 secondo uno scenario Dec (Full Decarbonization), ovvero uno sviluppo molto sostenuto dai trend in atto, con un forte supporto legislativo.
Riguardo alla ricarica ad accesso privato, i tre scenari prevedono rispettivamente oltre 725 mila dispositivi di ricarica nel 2025 e 2,1 milioni nel 2030 per lo scenario Bau; 1 milione nel 2025 e 3,2 milioni nel 2030 secondo lo scenario Pod e infine 1,3 milioni nel 2025 e 4,2 milioni nel 2030 secondo lo scenario Dec. Entrando invece nell’ambito della ricarica domestica, ovvero delle wall box, si stimano 1,8 milioni di charger entro il 2030 (scenario Bau); 2,6 milioni secondo lo scenario Pod e 3,4 milioni nello scenario Dec (con una saturazione del 29,6%).
Relativamente allo scenario mondiale, il report stima a fine 2021 la presenza di oltre 15 milioni di charger a uso privato, di cui circa il 70% per utilizzo domestico, con una crescita sul totale del 58% rispetto al 2020. Riguardo invece la diffusione delle infrastrutture di ricarica pubbliche, si stimano 1,7 milioni di punti di ricarica attivi a fine 2021, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente. Solo nel 2021 sono stati attivati 469mila nuovi charging pont. Relativamente al totale installato, il 67% è in AC (circa 1,2 milioni), mentre i restanti 569mila sono di tipo fast (in DC). La Cina si conferma leader globale per le infrastrutture di ricarica, con l’82% dei punti di ricarica fast e il 56% delle colonnine normal charge. Al secondo posto l’Europa (con il 25% di colonnine normal charge e il 9% fast charge), infine gli Usa, con l’8% di infrastrutture normal charge e il 4% fast charge. In Europa sono 340mila i punti di ricarica ad accesso pubblico, di cui l’88% di tipo normal charge e il 12% di tipo fast. Lo scorso anno nel Vecchio Continente sono stati installati oltre 100mila charging point in AC ad accesso pubblico.
Nelle foto sotto alcune delle tavole rotonde che si sono tenute nel corso della presentazione dello Smart Mobility Report 2022, avvenuta oggi presso l’Aula Magna Carassa Dadda del Milano Campus Bovisa