Sperimentazione Arera: nel 2022 richieste a +114%, approvato più del 65%
A fine dicembre 1.900 domande pervenute. Nel 2021 un solo marchio di wall box ha coperto il 25% del totale. box e posti auto privati le installazioni più diffuse (32%)
Secondo la prima Relazione annuale sulla Delibera Arera 541/2020, alla fine del 2021 erano quasi 1.000 le richieste pervenute dagli utenti che, per ricaricare il proprio veicolo elettrico più agevolmente, hanno aderito alla sperimentazione, 885 per l’esattezza (346 quelle respinte). A settembre 2022 (a distanza di nove mesi), il portale ha raggiunto quota 1.600 richieste (1.045 quelle andate a buon fine). Mentre a fine dicembre 2022 il totale registrato è stato di 1.900 domande, quindi un incremento pari al 114% rispetto all’anno precedente, con un tasso di accoglimento in crescita: 65% nel 2022, contro il 58% del 2021.
Nel corso del 2021 la maggior parte delle richieste per aderire alla sperimentazione è pervenuta dal Nord-Ovest della penisola (307) e dal Nord Est con (227). Il 20% è pervenuto dalle città di Milano (7%) e Roma (11%), mentre la Lombardia si è confermata al primo posto tra le regioni con 226 richieste. Sul totale delle domande inoltrate nel corso del primo anno di sperimentazione, il GSE ne ha accolte il 61%. Complessivamente sono state respinte 346 richieste: 164 per scadenza dei termini (documentazione non integrata entro i tempi stabiliti), 142 respinte dal GSE (105 per dispositivi di ricarica non idonei e 37 per motivazioni varie) e 40 sono state respinte dal distributore energetico. In totale sono 29 i costruttori di wall box associati alle richieste, l’80% erano associate a modelli presenti nell’elenco e quindi idonei alla sperimentazione.
Solo il 20% è stato inserito direttamente dai clienti che hanno dovuto integrare la documentazione con le informazioni delle case costruttrici. Il 73% delle richieste è riconducibile al 20% dei costruttori presenti in elenco: una sola azienda (identificata come Costruttore 1) è valsa il 25% delle domande totali, (gli altri 4 marchi di wall box a seguire sono valsi rispettivamente il 23%, il 16% e il 9% delle richieste). Relativamente alla potenza dei dispositivi di ricarica, il 75% è risultato ave- re una capacità fino a 7,4 kW (tutti in monofase) mentre il 69% delle richieste approvate è collegata a dispositivi che utilizzano l’OCPP 1,6J, che risulta essere il protocollo maggiormente implementato sui dispositivi presenti sul mercato. Il 99% dei dispositivi è risultato avere un singolo punto di ricarica. Altissima, anche nel 2021, la percentuale di dispositivi intelligenti, quindi provvisti di controllo dinamico del carico: 469 lo integravano come come funzione di serie, 57 come funzione opzionale e solo 8 erano tra quelli che non supportavano questa feature.
Riguardo all’ubicazione dei punti di ricarica, il 32% era destinato a box auto o posti auto indipendenti dall’unità abitativa, il 28% a villette o edifici unifamiliari, il 27% a villette o edifici plurifamiliari con accesso autonomo, il 9% in spazi condominiali. Mentre la fascia di prezzo delle wall box più diffuse va dagli 800 ai 1.800 euro (il 18%, ovvero il segmento più diffuso, è intorno ai 1.000 euro), il valore medio si attesta intorno ai 1.330 euro.
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