T&E chiede una legge per anticipare al 2030 l’elettrificazione delle flotte e accelerare sulla transizione
Transport & Environment, associazione che si occupa delle Leggi che a livello europeo sostengono la decarbonizzazione, ha condiviso un documento per sensibilizzare l’UE sull’elettrificazione delle grandi flotte come strumento efficace per accelerare la transizione. T&E sostiene infatti che anticipando al 2030 il termine per l’elettrificazione delle grandi flotte, ovvero delle aziende con più di 100 veicoli, si verrebbe a creare una domanda di oltre 2 milioni di Bev: la metà di quanto dovranno vendere le case automobilistiche per raggiungere i prossimi target sull’impatto ambientale, ovvero per la riduzione del 55% delle emissioni di Co2.
Secondo le stime condivse da T&E, le auto aziendali sono il più grande mercato automobilistico dell’UE, rappresentando circa il 60% delle nuove immatricolazioni. Il potenziale della transizione elettrica nelle corporate fleets è enorme ma ancora poco sfruttato. Le aziende in Europa stanno infatti elettrificando a un ritmo appena superiore rispetto ai privati (14,3% contro 13,6%). Nei due maggiori mercati automobilistici dell’UE, Germania e Francia, le aziende stanno addirittura elettrificando più lentamente rispetto al mercato privato. In Italia le percentuali di vendita di Bev nel canale aziendale sono addirittura in calo dal 2021 (quando hanno rappresentato il 6,1%), con il 2024 che ha fatto registrare il 4,7%; un esiguo incremento del market share è stato registrato, lo scorso anno, nel settore privato (3,9% rispetto al 3,6% del 2023). Complessivamente, per entrambi i canali (aziendale e privato), le percentuali italiane in termini di vendita di Bev sono tra le più basse in Europa. Una nuova legge UE con obiettivi vincolanti per l’elettrificazione delle grandi flotte potrebbe stimolare gli investimenti delle case automobilistiche europee e favorire – data la durata di possesso più breve delle auto aziendali (3-4 anni) – l’ingresso di quasi 7 milioni di BEV sul mercato dell’usato entro il 2035, avvantaggiando così anche i consumatori (attualmente 8 su 10) che optano per le auto di seconda mano.
Esther Marchetti, clean transport manager di T&E Italia, ha dichiarato: «L’annunciata regolamentazione europea per le flotte aziendali garantirebbe maggiore certezza agli investimenti che l’industria dell’auto sta facendo e dovrà fare per compiere la transizione. In questo modo si difenderebbe anche l’occupazione e si espanderebbe la domanda di BEV prodotti nell’UE. Ma gli impatti andrebbero oltre l’industria automobilistica, rendendo possibile a milioni di famiglie, in tempi brevi, l’acquisto di auto elettriche usate a prezzi accessibili. Un aspetto questo doppiamente rilevante per il nostro Paese, dove la distanza tra salario medio e costo di un’auto nuova sta mettendo in difficoltà consumatori e industria».