Tesla: i Supercharger aprono alle vetture di altri marchi in 20 città italiane, per un totale di 147 charging point
Il progetto Non-Tesla Supercharger Pilot procede e da ieri, 17 novembre, coinvolge anche l’Italia. Dopo aver aperto le proprie stazioni di ricarica ai possessori di veicoli elettrici di altre marche in diversi Paesi europei (Austria, Belgio, Spagna, UK, Svezia, Francia, Olanda e Norvegia, a questo link ulteriori dettagli), ora anche nella nostra penisola 147 charging point con potenza superiore a 150 kW possono essere utilizzati da vetture non Tesla.
La mappa dei Supercharger accessibili è disponibile a questo link. Tesla ha scelto di sbloccare le stazioni posizionate in luoghi particolarmente strategici, ovvero Arese (in provincia di Milano), Grandate (in provincia di Como), Sondrio, Vicolungo (in provincia di Novara), Cavaglià (in provincia di Biella), Genova, Savona, Parma, Grosseto, Forlì, Magliano Sabina (in provincia di Rieti), Afragola (in provincia di Napoli), Mercato San Severino (in provincia di Salerno), Cerignola (in provincia di Foggia), Brindisi, Morano Calabro (in provincia di Cosenza), Palmi (in provincia di Reggio Calabria), Catania, Olbia e Oristano, per un totale di 20 infrastrutture di ricarica.
Per ricaricare presso i Supercharger è possibile sottoscrivere un abbonamento mensile pari a 12,99 euro che consente di ricaricare a 0,67 euro al kWh durante le ore di picco (16-20) e a 0,60 euro durante il resto della giornata. Senza tariffa flat i prezzi aumentano a 0,83 euro al kWh dalle 16 alle 20 e a 0,74 euro al kWh nel resto delle fasce orarie.