Thomsen (Juice Technology): “Ecco le tre principali tendenze per le infrastrutture di ricarica”
Quali sono le principali tendenze che si stanno delineando in questo momento così dinamico per il mondo delle auto elettriche e delle infrastrutture di ricarica? Lo abbiamo chiesto a Lars Thomsen, futurologo e membro del consiglio di amministrazione di Juice Technology AG, uno dei principali produttori di stazioni di ricarica elettrica nonché software house e leader nel mercato delle stazioni di ricarica portatili per veicoli elettrici.
A che punto è lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per auto elettriche in Europa?
«I veicoli elettrici hanno rappresentato circa il 20% delle vendite di auto nuove in Europa nel 2021. Nei cinque maggiori mercati europei – Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna – la quota di mercato rivendicata dai veicoli elettrici è passata dall’8% nel 2019 al 38% nel 2021. Nel settembre 2021, la Model 3 di Tesla è diventata la prima auto completamente elettrica ad aver raggiunto l’ambita posizione di auto più venduta in Europa. Insomma, mentre le immatricolazioni di veicoli per uso stradale alimentati a gasolio e benzina stanno diminuendo, la quota di veicoli “plug-in” cresce a due cifre».
Quando è previsto il sorpasso?
«In Europa, la quota combinata di veicoli elettrici a batteria e di veicoli elettrici ibridi plug-in supererà quella dei veicoli diesel e a benzina di nuova immatricolazione già nella prima metà del 2023. In quasi tutti i segmenti e le classi di veicoli, le auto elettriche raggiungeranno il punto di svolta entro il 2025, quando la loro attrattiva in termini sia economici sia prestazionali supererà di netto quella dei veicoli a combustione interna, destinati a un’eliminazione graduale».
Quali sono i fattori chiave di questa accelerazione?
«Le offerte di veicoli elettrici stanno aumentando, i tempi di ricarica si accorciano costantemente e le opportunità di ricarica, sia nella sfera pubblica sia in quella privata, sono sempre più diffuse. Grazie alla crescente concorrenza, alla diminuzione dei prezzi e alla più ampia gamma di offerte sul mercato, i veicoli elettrici sono destinati a dominare i segmenti di prezzo medio-basso».
Sarà un mercato a guida cinese, oppure gli Stati Uniti sapranno reagire più di quanto hanno fatto sino ad ora?
«In questo momento la Cina è in grado di proporre sui mercati europei e statunitensi i propri nuovi modelli di auto elettriche e PHEV, peraltro molto attraenti. Mi aspetto che almeno sei case automobilistiche cinesi lancino numerosi modelli su entrambi i mercati entro il 2025. Questa mossa stimolerà ancora di più il mercato statunitense delle auto elettriche, peraltro già in forte espansione, che è cresciuto del 190% rispetto allo scorso anno. Comunque la Cina rimarrà il più grande mercato BEV del mondo».
E negli USA cosa sta succedendo?
«Gli Stati Uniti prevedono un mercato in crescita per i veicoli elettrici e le infrastrutture di ricarica al di là di quanto è avvenuto finora nelle regioni metropolitane più popolate. A seconda della disponibilità di batterie e veicoli, la quota di auto elettriche rispetto alla totalità di auto nuove vendute negli Stati Uniti supererà il 40% entro il 2025. Nello stesso periodo di tempo, il volume della tecnologia di ricarica dei veicoli elettrici sul mercato statunitense potrebbe aumentare di venti volte o più rispetto a oggi».
Passiamo all’Europa. Quali sono le principali tendenze per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica?
«Le tendenze sono molteplici, potremmo però evidenziarne tre principali.
La prima: per quanto riguarda la ricarica CA in Europa, i dispositivi di ricarica trifase da 11 kW stanno diventando la soluzione più frequente: il caricatore di bordo è facilmente installabile grazie anche alle sue dimensioni contenute e permette di effettuare una ricarica completa delle batterie con 80 kWh o più durante la notte.
La seconda: per la ricarica in corrente continua, la connessione CCS (sistema di ricarica combinata) che fornisce fino a 350 kW di potenza di ricarica è lo standard adottato lungo le autostrade. L’uso delle installazioni che offrono da 50 a 100 kW sta diffondendosi nelle strutture di parcheggio pubblico, in ambienti urbani e nei punti di interesse».
E per la ricarica ultra veloce?
«Questa è la terza tendenza: entro il 2024, praticamente ogni area di servizio autostradale in Europa sarà dotata di colonnine di ricarica rapida, il che comporterà enormi investimenti per gli operatori delle strutture. I costi saranno trasferiti agli utenti sotto forma di prezzi relativamente alti per chilowattora, a meno che gli utenti non stipulino un contratto premium con l’operatore in questione per una tariffa base mensile».
Quanti saranno i player impegnati in questa competizione sui servizi autostradali?
«Le previsioni attuali indicano che in Europa si creeranno da tre a cinque reti che competeranno tra loro per fidelizzare i clienti a lungo termine, in modo simile agli attuali operatori di telefonia mobile».
E arriviamo all’Italia…
«Il mercato italiano dell’auto ha chiuso il 2021 con 1.457.952 immatricolazioni, di cui il 4,6% è costituito da veicoli BEV (67.542), contro una quota del 2,3% nel 2020 e dello 0,5% nel 2019. Da una ricerca condotta dall’associazione Motus-E emerge che nel 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda. L’indagine effettuata su un campione europeo di 14.052 consumatori europei, riporta l’opinione di 2.004 italiani, secondo cui la domanda di auto elettriche da parte dei consumatori arriverà a superare quella di ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025, nel 2030 rappresenterà il 50% della domanda totale e nel 2050 quasi l’80%».
Cosa stimolerà questa domanda?
«La tendenza sarà stimolata dagli incentivi e da un’offerta sempre più ricca di modelli disponibili sul mercato. Il prezzo di acquisto dell’auto è il fattore che maggiormente influenza le scelte dei consumatori, più basso è il costo di un’auto elettrica e maggiore è la sua domanda. A parità di prezzo, una parte significativa di consumatori sceglierà un’auto elettrica già a partire dalla metà del decennio 2020–2030».
Un altro fattore che potrebbe influenzare la richiesta di auto elettriche è la disponibilità di punti di ricarica…
«È proprio così: per il 77% degli intervistati è importante avere accesso ai punti di ricarica nei luoghi che visita quotidianamente e il 72% farebbe lunghi viaggi con l’auto elettrica se ci fossero colonnine di ricarica veloce in autostrada e nelle arterie principali. I consumatori reputano mediamente il 50% più importante avere accesso alla ricarica privata piuttosto che a quella pubblica e il 65% degli intervistati dichiara che comprerebbe un’auto elettrica solo se avesse la possibilità di ricaricarla a casa, anche condividendo la colonnina».