Volkswagen: raggiunti 15mila charger Hpc nel mondo. In futuro Bev come powerbank per cedere energia alla rete
Il gruppo Volkswagen, grazie alle partnership strette con diversi Cpo operativi nei rispettivi territori, alla fine del 2022 ha raggiunto a livello globale i 15mila punti di ricarica Hpc con potenza fino a 350 kW attivi: entro la fine dell’anno in corso saranno installate più di 10mila colonnine ultrafast in Europa e più di 25mila a livello globale. Nel nostro continente Volkswagen opera nel business dell’ev-charging grazie alle partnership strette con Ewiva, Ionity, Bp e Iberdrola. Negli Usa il marchio tedesco ha stretto un accordo con Electrify America, mentre in Cina è presente attraverso la joint venture stretta con Cams. Gli obiettivi fissati a medio-lungo termine, ovvero entro il 2025, prevedono di raggiungere i 45mila punti di ricarica ultrafast a livello globale: 18mila in Europa, 10mila negli Usa e 17mila in Cina.
«Il nostro obiettivo è rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti. I successi che abbiamo ottenuto con i nostri partner inviano un messaggio chiaro: stiamo applicando la giusta strategia. Insieme possiamo creare la mobilità sostenibile e accessibile del futuro» ha dichiarato Elke Temme, Senior vice president della divisione Charging & Energy. Per il gruppo Volkswagen l’area Charging & Energy sta diventando sempre più strategica: oltre all’impegno nello sviluppare una rete di ricarica pubblica a a livello mondiale, il marchio tedesco ha creato una gamma di prodotti con soluzioni di ricarica adatte a ogni esigenza, wall box incluse, e a piani tariffari su misura per contenere i costi della ricarica. In futuro Volkswagen si impegnerà per sviluppare tecnologie in grado di trasformare i Bev in powerbank mobili, ovvero batterie in grado di restituire corrente alla rete attraverso il protocollo Vehicle to grid e di creare così un ulteriore valore aggiunto per proprietari di veicoli elettrici.