Wallbox: prodotti di qualità e presenza sul territorio
La multinazionale spagnola, presente in Italia dal 2019, è specializzata nella realizzazione di sistemi di ricarica con un’ampia gamma che va dall’impiego domestico e arriva alle soluzioni per esercizi commerciali. La filiale italiana conferma un rapido trend di crescita, sostenuta da dispostivi all’avanguardia e da un’attenzione particolare per la formazione degli installatori. Intervista al country manager Francisco Abecasis
di Antonio Allocati
Semplicità di utilizzo, soluzioni smart sempre connesse, sviluppate e pensate per andare incontro alle esigenze quotidiane di coloro che utilizzano un dispositivo di ricarica per la propria auto: questo è, in sintesi, l’approccio al mercato di Wallbox. Azienda nata nel 2015 in un magazzino nei dintorni di Barcellona, dove i due fondatori Enric Asuncion ed Eduard Castañeda hanno progettato Commander, il primo dispositivo di ricarica. Da quel momento una rapida espansione che, in pochi anni, ha visto Wallbox trasformarsi in una multinazionale presente direttamente in 9 Paesi, con più di 1.000 collaboratori e attività commerciali in 95 nazioni in tutto il mondo. Due i siti produttivi in Spagna (uno inaugurato pochi mesi fa), uno stabilimento in Cina e a breve l’apertura di una factory in Texas dedicata al mercato americano. A guidare la strategia di crescita un obiettivo chiaro ma tutt’altro che scontato: “Offrire al mondo la miglior esperienza di ricarica possibile grazie a una tecnologia che la renda semplice, veloce ed efficiente” come recita la dichiarazione di intenti del Ceo Enric Asuncion. E i numeri gli danno ragione, con un Q1 2022 chiuso lo scorso 31 marzo a 28,3 milioni di euro, in crescita del 192% rispetto all’anno precedente per un totale di oltre 51mila sistemi di ricarica venduti. Un business che anche nel nostro Paese sta crescendo in maniera esponenziale, grazie a un’ampia gamma in grado di coprire utenza privata e aziendale, una distribuzione sempre più capillare e una rete di installatori che, grazie alla Wallbox Academy e ad altre iniziative dedicate, fa della competenza uno dei principali punti di forza. Intervista al country manager Italia di Wallbox, Francisco Abecasis.
Qual è la filosofia aziendale di Wallbox?
«Wallbox si propone come un’azienda focalizzata su sistemi di ricarica intelligenti. L’obiettivo è di liberare il mondo dai combustibili fossili e di fare in modo che vengano utilizzate esclusivamente fonti di energia rinnovabili: lavoriamo quindi per un futuro in cui il trasporto deve diventare elettrico. Quello in cui si impegna quotidianamente Wallbox è offrire soluzioni all’avanguardia per privati, pubblico e aziende pensate per rendere la fruizione dell’energia più efficiente e più sostenibile».
La vostra offerta di prodotto?
«Forniamo soluzioni di ricarica adatte sia all’utilizzo privato sia aziendale. Il nostro prodotto best seller per l’utilizzo domestico è il Pulsar Plus, una caricabatterie dal design compatto con funzionalità intelligenti come Eco Smart e la possibilità di gestire ricariche a pagamento. Abbiamo poi la wall box Commander 2, una soluzione ideale per flotte aziendali, alberghi, ristoranti, ecc: si tratta di un dispositivo con potenza fino 22 kW in AC munito di un ampio schermo touch screen, che consente di attivare la ricarica attraverso RFID card, tramite codice QR oppure inserendo un codice Pin. Entrambi i modelli sono provvisti di connessione via Blue-Tooth, Wi-fi, il Commander 2 in aggiunta permette la connessione via cavo ethernet o 4G. Oltre a questi, è disponibile anche il modello Copper SB, dedicato all’utenza pubblica: la principale differenza dalle precedenti è che la colonnina presenta il socket per collegare il proprio cavo di ricarica. Vi sono anche altre due novità che attualmente sono in fase di test: Supernova, un caricatore DC fino a 60 kW per utilizzo pubblico nelle città, in autostrada o su strade extraurbane dove c’è la necessità di accedere a una ricarica fast in grado di assicurare l’80% dell’autonomia in 15-20 minuti. E il sistema di ricarica Quasar, che guarda al futuro perché supporta la funzione Vehicle to home e Vehicle to Grid, due soluzioni altamente innovative che apriranno a importanti opportunità ma che al momento, non essendo ancora stato stabilito un quadro normativo in merito al protocollo, non possono ancora essere commercializzate in Italia».
Come vengono distribuiti i vostri prodotti sul mercato?
«Ci appoggiamo a una rete di rivenditori e di installatori, è lo stesso modello di business con cui abbiamo iniziato a operare sul mercato circa 3 anni fa. Abbiamo riscontrato subito una richiesta di prodotto importante, seguita da una veloce crescita. Questo ci ha portato a dialogare con una rete di distribuzione, con partner che operano anche nel fotovoltaico – settore ormai ben radicato anche in Italia – e successivamente abbiamo lavorato per ottenere una capillarità sempre maggiore. Ma la nostra volontà è anche quella di sviluppare nuovi verticali, come i rivenditori di materiale elettrico, di domotica ed EV expert, proprio perché vogliamo incrementare la nostra presenza su tutto il mercato. Riassumendo, da una parte ci affidiamo alla distribuzione tramite la quale arriviamo agli installatori, mentre dall’altra a una rete di rivenditori con la quale arriviamo direttamente all’utente finale. Abbiamo anche un sito e-commerce dove il pubblico può acquistare direttamente i nostri dispositivi e, volendo, può acquistare anche l’installazione da parte di un professionista autorizzato, oppure può rivolgersi a un installatore di fiducia».
Quali sono gli elementi che contraddistinguono la vostra offerta?
«Innanzitutto uno degli aspetti che curiamo di più è quello del design. Per design non intendiamo solo l’aspetto estetico – peculiarità che ci è valsa anche diversi premi – ma anche e soprattutto quello funzionale, ovvero un’attenzione particolare nell’ideazione del dispositivo e del software che viene progettato attorno alle necessità e alle esigenze della clientela finale. Questo significa che alcune degli accessori e delle funzionalità, come il Power Boost oppure l’Eco Smart di cui parlavo inizialmente – studiata per poter gestire attraverso la wall box l’energia prodotta da un eventuale impianto fotovoltaico – differenziano il nostro prodotto, rendendolo tecnologicamente avanzato, pur rimanendo una soluzione competitiva in termini di prezzo».
Riassumendo, quali sono i punti di forza della gamma?
«Design, funzionalità avanzate e flessibilità in termini di utilizzo, con la possibilità di integrare sistemi di riconoscimento legati a RFID card, QR Code e PIN code – ma anche le tante possibilità di pagamento che si possono implementare nel caso sia necessario gestire flotte aziendali, oppure ricariche presso alberghi o ristoranti: abbiamo soluzioni in grado di rispondere a diverse esigenze di utilizzo. Oltre a queste caratteristiche, vorrei sottolineare anche la facilità di installazione, un punto sicuramente importante visto che proprio gli installatori sono uno dei nostri interlocutori più strategici».
Come funziona l’app MyWallbox?
«Un aspetto molto importante dell’app è quello della fruizione: è infatti possibile utilizzarla tramite Pc, smartphone oppure smartwatch. Questo è già indicativo di quanto sia intuitiva e semplice da gestire. L’app permette di collegare e gestire il proprio caricabatterie oppure, in caso si debba controllare una rete di caricatori, è possibile collegare più stazioni di ricarica per monitorarne l’utilizzo da parte di diversi utenti. È possibile gestire svariati aspetti della sezione di ricarica: farla partire da remoto e decidere a quale potenza ricaricare il veicolo. Si possono poi programmare le ricariche scegliendo a che ora avviarle, si può bloccare o sbloccare il caricatore. Oltre a questo, sempre via app, si possono gestire i pagamenti e la fruizione da parte di diversi utenti, inclusa la fatturazione delle ricariche».
Avete acquisito la piattaforma Electromaps: di cosa si tratta?
«Electromaps rappresenta in pratica un’alternativa a MyWallbox. Il prioprietario del punto di ricarica puó decidere di utilizzare Electromaps come piattaforma per la gestione della colonnina da remoto, oppure può anche decidere di gestirla attraverso qualsiasi altro backend compatibile attraverso il protocollo di comunicazione OCPP. Tramite Electromaps viene data visibilità al punto di ricarica sulla mappa della piattaforma, è possibile inoltre verificare in tempo reale se la stazione di ricarica è disponibile e a che potenza è possibile ricaricare. Si tratta di un supporto per gli e-driver che durante il proprio tragitto hanno necessità di effettuare una ricarica».
Può raccontarci più nel dettaglio la funzionalità Eco Smart?
«È stata introdotta sui nostri dispositivi circa un anno fa. È una caratteristica molto importante, soprattutto vista la convergenza sempre più forte tra stazioni di ricarica e impianti fotovoltaici. Eco Smart permette di gestire la ricarica del veicolo in base alla disponibilità dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico domestico tenendo conto anche della potenza disponibile al contatore. Offre due modalità operative: è possibile ricaricare la macchina utilizzando solo l’energia prodotta dal fotovoltaico, quindi in automatico la wall box preleva solo la corrente autoprodotta; oppure è possibile utilizzare un mix tra l’energia prodotta dal fotovoltaico e quella della rete. In questo modo l’utente finale può contare sulla massima efficienza energetica, volendo può addirittura essere indipendente dalla rete elettrica e abbattere notevolmente i costi. Attraverso l’app MyWallbox, può scegliere di caricare solo quando l’impianto fotovoltaico sta generando abbastanza energia, oppure decidere di effettuare la ricarica durante la fascia oraria notturna per accedere a tariffe più convenienti. In sostanza Eco Smart rende più efficiente l’utilizzo dell’energia che abbiamo a disposizione».
È possibile quantificare i vostri risultati nel nostro territorio in termini commerciali?
«Quello che posso dire è che in Italia negli ultimi due anni il nostro business è cresciuto in maniera esponenziale. Nei primi due trimestri di quest’anno stiamo proseguendo con gli stessi tassi di crescita e lavoreremo per mantenerli anche nei mesi futuri. Parlando di prodotti confermo che anche in Italia il Pulsar Plus è tra i più richiesti, anche perché il mercato residenziale rimane trainante. Mentre per quanto riguarda il pubblico e il semi-pubblico le soluzioni più strategiche sono il Commander 2 e il Copper SB».
Una parte importante della vostra attività riguarda gli installatori, ovvero la formazione dei professionisti…
«Proponiamo un percorso di formazione completo per i nostri partner installatori, abbiamo messo a loro disposizione un corso online per entrare a far parte del network Wallbox, che prevede un esame finale con certificazione. Siamo inoltre impegnati nell’organizzazione periodica di webinar online, durante i quali affrontiamo temi di attualità e spieghiamo le nuove feature che vengono implementate per i prodotti. Facciamo poi formazione in loco: abbiamo un team di ingegneri che si reca presso i nostri partner e abbiamo lanciato anche la Wallbox Academy dove, ad esempio in collaborazione con i distributori, invitiamo gli installatori che possono partecipare a corsi di aggiornamento collettivi».
Come siete strutturati a livello mondiale?
«Siamo presenti con attività commerciali in 95 Paesi e con una sede operativa in 9 Paesi. Abbiamo deciso di aprire direttamente anche in Italia perché il mercato sta crescendo è c’è un grande potenziale. Abbiamo iniziato a operare gestendo dalla Spagna, per poi constatare che la crescita del mercato giustificava una presenza diretta con risorse localizzate. Per noi il mercato italiano è molto importante, è un Paese in cui ci sono tutte le condizioni per guardare al futuro in modo molto positivo e proprio per questo è già previsto un ampliamento del team. Fuori dall’Europa siamo presenti negli Usa, abbiamo un sito produttivo in Cina per il mercato asiatico e apriremo entro la fine dell’anno un sito in Texas. Mentre in Europa abbiamo inaugurato pochi mesi fa una seconda fabbrica a Barcellona da cui riforniamo tutto il mercato europeo».
Parlando del mercato italiano, quali sono le principali criticità da sciogliere per una crescita importante?
«L’Italia è un mercato con un fortissimo potenziale. Fino a oggi i numeri sono stati spinti soprattutto attraverso gli incentivi, ma c’è un futuro con importanti potenzialità di crescita anche quando essi saranno terminati. C’è una nuova esigenza da parte dell’utente finale, si guarda a un modello di vita più ecologico, più sostenibile e lo si vede già nel mercato fotovoltaico: inizialmente era spinto solo dagli incentivi mentre oggi è già una tecnologia economicamente più sostenibile anche senza l’intervento dei bonus. Inoltre sulla mobilità elettrica, se da un lato ci sono stati gli incentivi, adesso stiamo aspettando una serie di normative che spalancheranno le porte a nuove opportunità, come ad esempio la tecnologia vehicle to home e vehicle to grid: in termini di prodotto siamo già pronti ma mancano le leggi che ne regolano l’implementazione».
La storia di Wallbox
Wallbox viene fondata nel 2015 a Barcellona da Enric Asuncion ed Eduard Castaneda, che progettano il primo caricabatterie Commander. L’anno successivo viene lanciato il caricabatterie Pulsar e inizia l’espansione sui mercati esteri. Nel 2017 viene sviluppata l’app MyWallbox e la linea di caricabatterie Copper. Wallbox inizia la propria espansione a livello globale. Un anno dopo la società sottoscrive una joint venture con Changchun Fawsn e apre sedi a Suzhou e Shangai. Mentre nel 2019 viene inaugurata la prima sede negli Usa a Mountain View (CA.) e durante lo stesso anno viene presentato il caricabatterie Quasar, il primo caricatore bi-direzionale sul mercato. Nel 2020 è la volta di una nuova sede a Barcellona, vengono acquisite Nordic, Intelligent Solutions ed Electromaps. Lo stesso anno viene presentato anche il primo caricabatterie in DC Supernova. Lo scorso aprile è stato inaugurato un nuovo sito produttivo a Barcellona, mentre è in fase di costruzione anche un nuovo stabilimento in Texas.
LA SCHEDA
WALLBOX
ANNO DI FONDAZIONE: 2015
SEDE CENTRALE: Barcellona
SEDE ITALIANA: via Giuseppe Mazzini 9, 20123 Milano
WEB: www.wallbox.com
FATTURATO GLOBALE 2021: 86,5 milioni di euro (+266%)
PRODOTTI VENDUTI: 129 mila caricatori (+261%)