I Cpo europei scrivono all’UE: “meno burocrazia e installazioni più veloci”
ChargeUp Europe, associazione che rappresenta l’industria dell’ev-charging nel Vecchio Continente, ha condiviso una lettera aperta rivolta alle autorità dell’UE per sottolineare l’esigenza di accelerare la burocrazia relativa ai permessi per procedere con l’installazione delle infrastrutture di ricarica. La situazione attuale infatti, non è compatibile con l’urgenza dei tempi entro cui l’Europa intende completare la transizione elettrica abbandonando i motori endotermici.
La lettera, sottoscritta da oltre 20 Cpo che aderiscono a ChargeUp – tra cui Atlante, Allego, Route 220 ed E.ON – riporta testualmente: “Per far fronte all’urgenza del momento che l’Europa sta affrontando, dalla crisi climatica alla rapida riduzione della dipendenza del continente dalle importazioni di petrolio, i trasporti devono essere decarbonizzati ed elettrificati. Una transizione di successo verso la mobilità elettrica richiede una grande quantità di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici distribuiti in tutta Europa. Fondamentalmente, questa deve anche essere implementata rapidamente. Per gli operatori dei punti di ricarica (Cpo), ciò significa un’attenzione mirata nell’affrontare ogni ostacolo e collo di bottiglia che si frappongono alla rapida implementazione dell’infrastruttura di ricarica. L’ostacolo principale che i Cpo devono affrontare attualmente è l’enorme lasso di tempo necessario affinché vengano stabiliti i punti di connessione alla rete, i complessi processi per ottenerne uno e l’accesso a una rete elettrica sufficientemente potente. Questi passaggi possono provocare ritardi di mesi e addirittura di anni nella timeline di realizzazione dei progetti e impattano significativamente sullo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica a livello europeo. Senza un intervento concreto, la situazione non può che peggiorare. I ritardi sono ancora più lunghi se si considerano le stazioni ad alta potenza, che saranno la tipologia più necessaria in futuro. I Cpo si impegnano a collaborare a stratto contatto con i Distribution System Operator, che sono la chiave per procedere nell’elettrificazione, per risolvere queste problematiche e trovare insieme soluzioni efficaci che possano supportare al meglio gli obiettivi della Comunità Europea”.
Il documento in versione integrale è disponibile a questo link