Wall box e colonnine con display: i vantaggi degli ev-charger “parlanti”
La presenza di uno schermo su una wall box o una colonnina rappresenta un importante valore aggiunto sotto diversi aspetti: consente una fruizione più immediata del caricatore, semplifica notevolmente il processo di installazione e, in alcuni casi – grazie a un ampio polliciaggio – può trasformarsi in uno strumento marketing particolarmente efficace
Il mercato degli ev-charger sta evolvendo molto velocemente. Una prova tangibile sono i nuovi prodotti e le nuove soluzioni con cui, anche a distanza di pochi mesi, i produttori allargano le rispettive offerte con l’obiettivo di offrire una gamma sem- pre più completa in grado di accontentare target e tipologie di utilizzo differenti. In quest’ottica, una delle tendenze che sempre più si sta consolidando, è l’introduzione – sia sulle wall box sia sulle colonnine progettate per la ricarica pubblica, oppure privata ad accesso pubblico – di schermi e display in grado di fornire in tempo reale una serie di informazioni sullo stato della ricarica ma, sopratutto, utili a gestire un elenco sempre più ricco di funzionalità a cui oggi sistemi sempre più tecnologi- camente avanzati sono in grado di rispondere: gestione dinamica del carico, interazione e dialogo con un eventuale impianto fotovoltaico e impostazioni relative agli accessi autorizzati, solo per citare alcuni esempi.
L’offerta attuale
Diversi produttori hanno a catalogo anche ev-charger privi di display, oppure la loro pro- posta prevede unicamente dispositivi gestibili attraverso un’app dedicata: si tratta di una scelta strategica che consente di offrire un pro- dotto comunque completo dal punto di vista delle funzionalità ma a un prezzo spesso più abbordabile e in grado quindi di accontentare un utenza più ampia e più attenta al budget. Come emerge dalla panoramica sull’offerta di mercato in queste pagine, i produttori di ev-charger – addirittura la nuova gamma Daze prevede solo caricatori con schermo Lcd, aziende come Circontrol e Ingeteam propongono nuove colonnine con schermi più ampi e sempre più interattivi – sta puntando in questa direzione con display sempre più sofisticati, versatili, personalizzabili e resistenti, a conferma di come la presenza di uno schermo interattivo, sia sulle colonnine sia sulle wall box, rappresenti indubbiamente un valore aggiunto che può influire positivamente sull’esperienza di ricarica. Da non sottovalutare il fatto che per alcuni utenti l’interazione via smartphone può rappresentare un ostacolo – dovuto magari anche alle condizioni ambientali – e che, soprattutto in merito alla ricarica pubblica, approcciare un ev-charger privo di qualsiasi indicazione a schermo può risultare un’esperienza difficoltosa, soprattutto per chi ha poca dimestichezza con app e tecnologie affini.
Tanti vantaggi per la ricarica condivisa
L’ambito della ricarica privata ad accesso pubblico, come ad esempio nell’ambito delle flotte aziendali oppure di esercizi commerciali e strutture ricettive che offrono il rifornimento energetico come servizio, la possibilità di consultare e impostare le funzionalità della wall box tramite le opzioni disponibili a schermo è spesso un plus molto apprezzato, perché consente un’interazione più immediata e veloce. «Sicuramente, all’interno della nostra gamma, il prodotto che punta maggiormente sulla presenza di un monitor è la wall box Street 22, che è dotata di un display touch da 4.3 pollici grazie a cui l’utente ha la facoltà di verificare vari parametri, dallo stato di funzionamento alla potenza di ricarica» spiega Alessandro Calò, Ceo di R-ev. «Per nostra esperienza abbia- mo notato che l’utilizzo di una wall box con display touch viene apprezzato soprattutto in ambito aziendale, ad esempio stazioni di ricarica dedicate alle flotte, più che per impieghi di tipo pubblico. Questo perché, se parliamo di colonnine ad accesso pubblico, la stragrande maggioranza degli utenti adopera l’app come prima interfaccia con il punto di ricarica. Ovviamente, il display offre un feedback immediato su quanto sta succedendo, ma in questo contesto non è così indispensabile: molto difficilmente infatti l’utente che si affida alla ricarica pubblica sarà interessato alla navigazione sullo schermo touch della colonnina. Il più delle volte, non appena si è assicurato di aver fatto partire la ricarica, lascia l’auto nel parcheggio, quindi l’interazione viene ridotta al minimo. Se, invece, andiamo a considerare le interazioni in ambito di ricarica privata ad accesso pubblico, grazie allo schermo touch l’operatore interessato può recuperare facilmente tutti i dati di cui ha bisogno e, volendo, può gestire in tempo reale tutta una serie di attività bypassando l’utilizzo dello smartphone e dell’app. Sicuramente in questo caso lo schermo assicura un’interazione più comoda e più veloce». Anche Scame Parre, che ha deciso di utilizzare uno schermo touch Lcd sulla propria gamma BE-D di wall box in DC, confermando l’importanza di poter contare su un’interazione immediata e guidata alle funzionalità dell’ev-charger quando si tratta di dispositivi condivisi abitualmente da diversi utenti. «La wall box BE-D in DC ha uno schermo touch da 7 pollici con vetro retroilluminato, anti graffio e con sensore di presenza, quindi in grado di attivarsi solo quando richiesto» racconta Leonardo Dosso, product specialist E-mobility dell’azienda lombarda. «Le funzioni a disposizione sono diverse. Attraverso il display si può selezionare la lingua preferita e scegliere se utilizzare lo standard CCS o CHAdeMO. Inoltre fornisce tutta una serie di informazioni di sicurezza, ad esempio se il cavo è inserito correttamente e se si può procedere alla ricarica, oltre a indicazioni su quando poter scollegare il connettore. Nella schermata principale si possono visualizzare tutte le informazioni sullo stato del rifornimento energetico. È un tipo di stazione adatta a flotte o alla ricarica privata ad accesso pubblico. A livello di personalizzazione stiamo valutando se consentire la possibilità di personalizzare la schermata iniziale con il logo richiesto dal cliente».
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-Ricarica di luglio-agosto 2023