Wall box e fotovoltaico: soluzioni sofisticate e semplici da installare
Il mercato evolve implementando funzionalità più efficaci e più intuitive da configurare per garantire il massimo efficientamento della ricarica in presenza di un impianto a energia solare. Ma non solo: utenti finali e soprattutto imprese sono sempre più attente al tema del risparmio energetico e alla ricerca di dispositivi in grado di massimizzare la convenienza.
Dopo aver acquistato un BEV, l’81% degli utenti riferisce che l’esperienza di ricarica con la wall box domestica è migliore del previsto e la maggior parte (60%) afferma di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla facilità del processo di ricarica. Quasi la metà (48%) indica che il costo della ricarica domestica è inferiore alle aspettative, mentre il 40% afferma che la ricarica a casa è più veloce di quanto avevano preventivato. I risultati emersi da un sondaggio effettuato negli Stati Uniti da Escalent EVForward confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, che la ricarica domestica, o meglio la possibilità di ricaricare un’auto elettrica nel proprio box, è ancora uno dei fattori determinanti per coloro che decidono di approcciare l’elettrico. Se alla comodità di eliminare di fatto le soste al distributore si unisce il risparmio garantito dalla presenza di un impianto fotovoltaico per utilizzare energia da fonti rinnovabili, ci si ritrova con un pacchetto talmente conveniente da eclissare qualsiasi alternativa, non solo per gli utenti privati ma anche per le imprese che desiderano abbattere i costi, soprattutto in un momento storico così delicato e critico riguardo ai prezzi dell’energia.
Come è cambiato il mercato
Nel frattempo, la fotografia restituita dal settore si è modificata rapidamente. Terminati definitivamente gli effetti del Superbonus 110%, si è tornati a una dimensione più realistica, legata a un business che cresce molto più lentamente ma in maniera più solida e che, come è facile prevedere, presenta alcuni picchi stagionali quando sostenuto da incentivi statali rivolti sia all’acquisto delle stazioni di ricarica, sia alle immatricolazioni di veicoli a zero emissioni. «Il mercato non è più quello vissuto durante il Superbonus 110%, il che è un bene: all’epoca si trattava di un mercato drogato» conferma Alex Corazzari, business development manager di Zaptec. «Oggi, pur trovandoci in una fase di crescita più lenta, stiamo operando in un mercato più solido, da cui ci aspettiamo tassi di crescita più realistici e sostenibili per una programmazione efficace del futuro. Si tratta quindi di una crescita più lenta, ma certamente più salutare e senza sorprese. Dal nostro punto di vista, stiamo spingendo molto sul target aziendale, proprio perché intendiamo sfruttare il recente decreto con cui il governo ha deciso di incentivare l’acquisto di auto elettriche come veicoli aziendali a uso promiscuo. Questo anche perché abbiamo un prodotto che risponde al 100% alle esigenze di installazione presso uffici e target C&I in generale, ma soprattutto perché è un prodotto orientato al futuro, capace di espandere il progetto in una fase successiva e con caratteristiche che ne facilitano notevolmente l’installazione». Un mercato sicuramente più lento ma anche più solido e che va presidiato in maniera proattiva. Il processo di elettrificazione, seppur meno rapidamente del previsto, è destinato a procedere come confermato dagli obiettivi europei, e gli utenti privati continueranno a giocare un ruolo fondamentale. Per questo motivo, i produttori continuano a investire per massimizzare la facilità di utilizzo e di installazione dei propri dispositivi, oltre che puntare su soluzioni sempre più attente al risparmio energetico.
«Il target domestico, secondo il nostro feedback, è in calo e difficilmente tornerà ai livelli del Superbonus» conferma Marco Di Carlo, amministratore delegato di Mennekes Italia. «Tuttavia, si tratta di un quadro ormai ben delineato, che abbiamo imparato a conoscere. Questo andamento evidenzia un mercato caratterizzato da una crescita discontinua, fortemente influenzato dalle campagne di incentivazione governative. Nonostante ciò, il segmento degli utenti privati rimane per noi un target prioritario, su cui continuiamo a focalizzarci. È un pubblico che necessita di supporto e accompagnamento lungo un percorso di elettrificazione che non sarà né semplice né breve, ma che proseguirà in modo costante. A conferma di questo impegno, Mennekes ha recentemente introdotto nella propria gamma la wallbox Amtron 4You, rafforzando così la propria attenzione verso questa tipologia di utenza. Per supportarla al meglio, lanceremo in Italia, nel quarto trimestre, un portale dedicato e metteremo a disposizione specialisti nelle aree di riferimento per aiutare privati e piccole e medie imprese a scegliere la soluzione di ricarica più adatta alle loro esigenze. L’approccio, però, non si limiterà alla semplice installazione della wallbox, ma includerà anche la sua integrazione con inverter e impianti fotovoltaici, permettendo di sfruttarne al massimo il potenziale». L’integrazione con inverter, sistema di accumulo e impianto fotovoltaico è uno dei grandi macrotrend che già da tempo incidono sul passaggio all’elettrico, garantendo una maggiore convenienza nell’utilizzo quotidiano dell’auto.
Questo ecosistema, per alcune aziende, è diventato un connubio imprescindibile, tanto da legare la vendita dell’EV-charger all’impianto fotovoltaico quasi in rapporto 1:1. Esempio perfetto di questo approccio è quello messo in campo da Sungrow, come racconta Luigi Cristo, sales manager EV-charging: «La politica commerciale di Sungrow segue logiche specifiche per quanto riguarda il segmento delle wallbox AC: per questa tipologia di prodotti, la nostra azienda opera esclusivamente attraverso il canale dei distributori, ma è talmente focalizzata sul tema dell’autoconsumo e dell’efficientamento energetico che la maggior parte delle vendite effettuate tramite questo canale è legata all’acquisto di impianti fotovoltaici con inverter Sungrow. Siamo quindi orientati su un’offerta “all-in-one” in grado di garantire massima compatibilità e facilità di installazione. Questo trend è la conseguenza di una strategia commerciale e di un reale bisogno dei clienti, i quali preferiscono acquistare questa tipologia di prodotti abbinandoli alla realizzazione del proprio impianto fotovoltaico. Per questo motivo, Sungrow e la sua rete di distributori preferiscono offrire pacchetti completi agli installatori, includendo la wallbox come accessorio dell’inverter».
Oggi i distributori sono molto più propensi a promuovere un ecosistema completo e perfettamente compatibile. Una tendenza vera per gli impianti residenziali che si conferma anche nel segmento C&I, ove dispositivi di ricarica in DC legati ad impianti fotovoltaici di dimensioni più generose risultano particolarmente interessanti per le aziende che non solo vogliono sfruttare l’energia prodotta per ricaricare i veicoli dei propri dipendenti, ma anche, all’occorrenza, per offrire un servizio, magari a pagamento, per coloro che frequentano un parcheggio privato ad accesso pubblico. «Attualmente, il target su cui abbiamo maggiori riscontri, in base ai feedback ricevuti, è costituito dagli utenti privati. Le wallbox AC vengono infatti acquistate principalmente insieme a impianti domestici di taglia residenziale. Le wallbox in corrente continua (DC), invece, sono compatibili con gli inverter Sungrow di taglia commerciale da 30 kW in su. Questo ci garantisce una crescita significativa anche nel segmento aziendale (C&I), dove è possibile realizzare infrastrutture di ricarica con un mix di soluzioni che prevede l’affiancamento di wallbox in corrente continua da 30 kW a stazioni da 120-180 kW, il tutto garantendo piena compatibilità con gli inverter C&I installati. Questo modello risulta particolarmente adatto alle aziende interessate a ricaricare la flotta aziendale, a vendere il servizio di ricarica agli utenti in visita o a condividerlo all’interno di parcheggi privati ad accesso pubblico».
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-Ricarica di maggio