Chery svela una batteria allo stato solido che promette autonomia fino a 1.300 km
Chery ha presentato un modulo di batteria allo stato solido in grado di raggiungere una densità energetica di 600 Wh/kg, uno dei valori più elevati mai annunciati da un costruttore automobilistico. L’azienda cinese (come riportato da CarNewsChina), protagonista della Global Innovation Conference di Wuhu, conferma così i piani delineati nel 2024, con la produzione pilota prevista per il 2026 e l’avvio su larga scala stimato per il 2027. Secondo Chery, questa tecnologia potrebbe garantire un’autonomia reale di circa 1.300 km con una singola ricarica, segnando un passo significativo nella ricerca sulle batterie ad alta densità. Il modulo è stato sviluppato all’interno del Chery Solid-State Battery Research Institute e combina un elettrolita solido polimerico “in situ” con un catodo ricco di manganese e litio. La soluzione consente di bilanciare elevata densità, stabilità termica e sicurezza, riducendo la formazione di dendriti e migliorando la durata dei cicli. I test di sicurezza hanno mostrato che le celle continuano a funzionare anche dopo perforazioni e stress meccanici, senza emettere fumo o comportare rischi di incendio, confermando l’affidabilità della tecnologia.
L’annuncio di Chery si inserisce in un contesto di forte accelerazione della ricerca sulle batterie a stato solido in Cina, dove anche società partecipate dal gruppo e il settore accademico stanno sviluppando celle con performance sempre più elevate, pronte per un’industrializzazione futura. Sebbene il costo attuale di una batteria a stato solido rimanga circa 2,8 volte superiore a quello di una convenzionale, la riduzione progressiva dei costi dei materiali e l’ottimizzazione dei processi produttivi rendono il percorso verso la produzione di massa sempre più concreto. Con questo traguardo, Chery non si limita a mostrare un risultato tecnico, ma rafforza la propria strategia di trasformazione da costruttore generalista a fornitore di tecnologia avanzata, capace di presidiare l’intera catena del valore delle batterie. La densità raggiunta rappresenta una soglia significativa, che potrebbe consentire alle auto elettriche di superare i limiti strutturali delle attuali chimiche a ioni di litio.





