Motus-E sul rinvio voto UE: “L’industria comunque è già avviata alla transizione”
L’associazione Motus-E ha diffuso un comunicato in cui commenta la decisione del Parlamento Europeo di rinviare a data da destinarsi il voto con cui, lo scorso 3 marzo, avrebbe sancito lo stop alla produzione di motori endotermici entro il 2035 (a questo link ulteriori dettagli). Secondo Motus-E per il futuro prossimo le priorità saranno superare le conflittualità ideologiche sull’elettrico, premere sull’Europa per un piano di supporto alla conversione della filiera, rivedere gli incentivi per supportare il passaggio all’elettrico ed eliminare i coli di bottiglia burocratici che ancora ostacolano la diffusione delle colonnine.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni del segretario generale di Motus-E, Francesco Naso: «Con gli investimenti in campo ormai la strada è tracciata e l’Italia non può più perdere tempo in un clima di scontro e incertezza. Chiediamo all’Europa un maxi fondo comune per trasformare il settore come stanno facendo negli Usa. Il dibattito pubblico sul futuro dell’auto si sta concentrando in modo miope solo sul 2035, ma la vera partita per il rilancio dell’industria italiana è un’altra. Indipendentemente da questa data, oggetto ormai di uno scontro più che altro ideologico e mediatico, il settore ha già iniziato da tempo a muoversi a grandi passi verso l’elettrico, con investimenti senza precedenti che porteranno molti costruttori a diventare full electric ben prima del 2035. Il vero tema su cui dobbiamo concentrarci è la reattività del nostro sistema Paese di fronte a un megatrend inarrestabile, perché ogni giorno perso a litigare sul 2035 o su altri aspetti marginali di una transizione tracciata è un giorno di vantaggio che regaliamo ad altri Stati (…). Le risorse ci sono, sono state già stanziate, ma vanno impiegate bene, e questo vale per l’ecobonus ma anche per i fondi PNRR per le colonnine a uso pubblico: in ballo ci sono 700 milioni per oltre 21.000 infrastrutture di ricarica da non sprecare. A costo zero sarebbe invece un risoluto intervento politico per sbloccare l’infrastrutturazione di molte tratte autostradali». A questo link il comunicato di Motus-E in versione integrale.