Ricarica in hotel: le opportunità di un segmento in rapida crescita
Per l’industria dell’ev-charging gli alberghi che intendono offrire il rifornimento energetico come servizio sono un target sempre più strategico e in rapida evoluzione. ecco quali sono i prodotti, le soluzioni e le modalità di installazione più adatte a soddisfare una tipologia di struttura ricettiva dove la presenza di una wall box è di fatto irrinunciabile
Con l’avvicinarsi della stagione estiva torna d’attualità il tema delle infrastrutture di ricarica presso gli alberghi: sono sempre più numerose infatti le strutture ricettive che decidono di integrare questa opportunità tra i servizi offerti ai propri clienti. Questo anche alla luce di un parco Bev in continua crescita, che nel Q3 ha registrato un vero e proprio boom con 8.170 veicoli immatricolati: +82% rispetto allo scorso anno per un parco circolante totale di oltre 183mila vetture. Non essendo disponibili dati ufficiali in merito, resta difficile stabilire quanto sia diffusa in Italia la ricarica presso gli hotel – in un futuro ideale dovrebbe diventare un qualcosa di quasi scontato, al pari del Wi-Fi – ma alcuni trend confermano una domanda sempre crescente da parte degli albergatori interessati a implementare questo servizio. Ad esempio, il portale eViaggio.it, uno dei punti di riferimento per coloro che desiderano pianificare le proprie vacanze in elettrico, è passato in meno di un anno da 1.800 strutture a oltre 2.000 di cui 326 destination charger (stazioni di ricarica presso strutture ricettive) verificati e valutati. Cresce anche il numero di referenze che includono la ricarica all’interno della guida “Alberghi e ristoranti d’Italia” a cura del Touring Club, che passa da un elenco di 20 esercizi certificati da Ev-Now! come electric friendly nel 2022 a oltre 50 nella recente edizione 2023.
L’approccio dell’industria
Stefano Manes, Head of sales B2Sme-B2Condo di E.ON Energia racconta: «5 anni fa il segmento degli hotel e delle strutture ricettive di fatto ha rappresentato e favorito la diffusione della mobilità elettrica nel nostro Paese. È stato così in particolare per E.ON ma non solo. Questo perché l’e-mobility è sempre stata vista fin dal principio come uno strumento per attirare clienti da parte degli hotel, in primis quelli situati lungo l’arco alpino e sub alpino, dove iniziavano a essere numerosi i turisti stranieri che arrivavano a bordo di una Tesla con la necessità di ricaricare durante il soggiorno. Dal nostro punto di vista si tratta di un mercato di nicchia, ma sicuramente in crescita visto che sono diversi gli hotel e le strutture ricettive che hanno previsto la possibilità di offrire il sevizio di ricarica. Questo segmento a oggi non richiede ancora un approccio verticale, con una business unit dedicata, ma la diffusione degli ev-charger presso alberghi e strutture affini ha raggiunto un buon livello». Quella di integrare la ricarica tra gli esercizi offerti dagli hotel è un’esigenza che ha radici ancora più lontane e che si è evoluta molto velocemente nell’ultimo decennio, come ci conferma Sara Meazzini, Tourism, marketing and communication manager di Route220: «Nel 2014 le strutture ricettive italiane del Nord Italia, hanno accolto i primi turisti europei che viaggiavano in elettrico. Con il tempo sempre più ospiti necessitavano di una colonnina di ricarica e le strutture avevano bisogno di chi potesse supportare il loro ingresso nella mobilità elettrica. A rispondere a questa necessità nello stesso anno è stata Route220. Dopo un’esperienza quasi decennale, l’azienda ha cavalcato l’onda dello sviluppo in crescita della mobilità elettrica in Italia, affrontando varie e diverse problematiche sulla gestione, installazione e scelta della colonnina per le attività di ospitalità». Pensiero comune tra i produttori di ev-charger è che manchi ancora uno switch strategico da parte degli albergatori nell’approcciare questa opportunità. Ovvero l’installazione di un’infrastruttura di ricarica viene ancora percepita come un’investimento marketing per differenziarsi o attrarre più clientela: al contrario dovrebbe essere considerata come un servizio indispensabile per non perdere una fascia di utenza, sempre più numerosa, che viaggia in elettrico, come sintetizza Alex Corazzari, country manager di Wallbox Italia: «Le strutture ricettive si sono rese conto che i conducenti di veicoli elettrici stanno aumentando sempre di più e quindi perderebbero un prezioso bacino di potenziali clienti se non potessero offrire loro un soggiorno senza preoccupazioni».
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