Oltre la colonnina: l’offerta integrata che migliora e semplifica l’infrastruttura di ricarica
Il mercato si amplia: il catalogo dei produttori non si limita più solo agli ev-charger, ma include sistemi completi che combinano software, moduli di potenza, storage, strumenti di gestione energetica, bilanciamento dei carichi e soluzioni di pagamento. L’obiettivo è offrire agli installatori strumenti per realizzare infrastrutture modulari e scalabili, in grado di garantire continuità operativa e massima efficienza, semplificando al contempo messa in opera e manutenzione
L’ecosistema della ricarica elettrica sta attraversando una fase di profonda trasformazione tecnologica. Se fino a pochi anni fa il mercato era dominato dalle colonnine di ricarica in senso stretto, oggi i produttori propongono un ventaglio di soluzioni che va ben oltre l’hardware principale. In parallelo alle stazioni AC e DC, trovano infatti spazio quadri di distribuzione evoluti, moduli di potenza intercambiabili, sistemi di monitoraggio energetico, software di controllo, strumenti di bilanciamento dinamico, contatori intelligenti, infrastrutture di pagamento e accessori studiati per semplificare l’installazione e la manutenzione. L’offerta si è ampliata fino a comprendere piattaforme cloud per la gestione remota, sistemi di accumulo integrati, inverter fotovoltaici con funzioni di smart charging e interfacce interoperabili con protocolli OCPP, ISO 15118 e Plug&Charge. Questa varietà riflette un’evoluzione di fondo: la ricarica non è più un unico prodotto, ma un’infrastruttura complessa che combina elettronica di potenza, software e servizi energetici. Le aziende del settore hanno compreso che la competitività non si gioca solo sulla pura potenza erogata o sul design, ma sulla capacità di creare un sistema affidabile, scalabile e integrato nella rete elettrica. La nuova generazione di soluzioni nasce quindi con una duplice finalità: assicurare prestazioni elevate e continuità operativa, ma anche ridurre al minimo i tempi e la complessità di installazione e i tempi di intervento in caso di malfunzionamento: un aspetto sempre più cruciale in un mercato in espansione rapida.
Affidabilità e continuità del servizio
Il primo elemento distintivo delle infrastrutture di nuova generazione è la loro affidabilità operativa. La tendenza più diffusa consiste nell’adottare architetture con moduli di potenza indipendenti e sistemi di autodiagnosi in grado di isolare i guasti senza compromettere il funzionamento dell’intero impianto. In un’ottica di “uptime continuo”, ogni unità dispone di controlli termici, monitoraggio dei carichi e sensori per la protezione contro sovracorrenti, dispersioni o variazioni di tensione. La gestione della sicurezza è diventata un elemento chiave anche dal punto di vista digitale. Le piattaforme più evolute integrano protocolli di cifratura per la comunicazione tra colonnina e backend, aggiornamenti firmware automatizzati e sistemi di logging che tracciano in tempo reale tutte le operazioni, garantendo trasparenza e tracciabilità. Questi strumenti non solo migliorano la sicurezza, ma rendono più prevedibili i costi di manutenzione, consentendo di intervenire preventivamente prima che si verifichi un’interruzione. In ambito pubblico e autostradale, la continuità del servizio è supportata da sistemi di raffreddamento attivi, filtri anti-polvere sostituibili e strutture progettate per operare in condizioni ambientali estreme. Nei contesti aziendali o residenziali, invece, l’affidabilità si traduce in una maggiore efficienza energetica, ottenuta tramite algoritmi di ottimizzazione che regolano la potenza di ricarica in funzione del carico disponibile. In entrambi i casi, la tendenza è verso una “affidabilità distribuita”: non è solo la singola colonnina a essere resiliente, ma l’intera rete.
A questo link l’articolo pubblicato su E-Ricarica di dicembre




