ZCS: contenuto tecnologico e prezzi competitivi
Zucchetti Centro Sistemi propone due charging station pensate e progettate come compendio ideale a corredo di un sistema di accumulo abbinato al fotovoltaico, Assistenza pre e post vendita e formazione completano l’offerta dell’azienda che, nei primi mesi dell’anno, ha già quintuplicato le vendite rispetto al 2021. Intervista al Sales director Riccardo Filosa
di Matteo Bonassi
ZCS è una realtà che già dal 2015, con la creazione della business unit Green Innovation Division, si è dimostrata particolarmente attenta all’innovazione nel campo energetico e attiva nella realizzazione di soluzioni tecnologicamente avanzate nel campo dei sistemi di accumulo e degli inverter a corredo di impianti fotovoltaici. Un Dna aziendale che si è evoluto completando la propria offerta attraverso due prodotti dedicati all’e-mobility, progettati per sfruttare al meglio l’integrazione con queste soluzioni e perseguire una visione aziendale molto chiara: offrire ai clienti una wall box integrata e intelligente per una ricarica totalmente sostenibile e proveniente da fonti rinnovabili. Ma non solo. Oltre alle charging station per utilizzo domestico (ne sono già state vendute 15mila nei 15 Paesi europei ove l’azienda è presente), ZCS propone anche, su richiesta, stazioni di ricarica fast e si distingue per una particolare attenzione al servizio, con incontri di formazione dedicati agli installatori a cadenza mensile. Ne parla il sales director Riccardo Filosa.
Quando e in che modo ZCS è entrata nel settore dell’e-mobility?
«Siamo entrati nel mondo della mobilità elettrica circa a fine del 2018 con due prodotti per applicazioni residenziali e piccole realtà commerciali. Si tratta, nello specifico, di due wall box, una monofase fino a 7 kW e una trifase con potenza fino a 22 kW. Siamo entrati nel mercato per così dire “in punta di piedi”, con prodotti che, in pratica, potevano essere considerati il compendio ideale da aggiungere a quello che è sempre stato il nostro core business, ovvero la progettazione e la fornitura di apparecchiature di conversione elettronica per impianti fotovoltaici. Siamo infatti convinti che la ricarica di un’auto elettrica abbia senso in termini di abbattimento delle emissioni e di risparmio energetico soltanto se l’energia utilizzata è prodotta da fonti rinnovabili. Avendo noi storicamente un portfolio di prodotti che si colloca proprio nell’ambito degli inverter, dei sistemi di accumulo e, più in generale, dei sistemi di conversione per impianti fotovoltaici, ci è parsa subito una naturale evoluzione di questo percorso».
A oggi la vostra offerta legata all’e-mobility si è ampliata?
«Abbiamo a catalogo sempre due modelli di wall box alle quali abbiamo associato il dispositivo smart ZCS Connext, che serve, appunto, a gestire e controllare tutto l’ecosistema domestico e i flussi di energia».
I vostri prodotti come si collocano sul mercato?
«Come avviene per tutti i prodotti che abbiamo nel nostro catalogo, cerchiamo di posizionarci sul mercato con delle soluzioni di alto livello, a prezzo competitivo. Ovviamente non parliamo di un’offerta entry level, ma di prestazioni di alto livello. Dal punto di vista tecnico le nostre wall box integrano già l’interruttore differenziale, con un sistema di rilevamento delle dispersioni in corrente continua superiore a 6 mA, quindi dal punto di vista normativo non necessitano di nessun altro dispositivo di protezione esterno. Oltre a questo integrano già a bordo un meter certificato MID, quindi la lettura di energia offerta dalla wall box è un dato già tarato e quindi accreditato. Inoltre, le wall box vengono sempre fornite con 2 RFID card, che sono utili nel caso l’utente decida di utilizzarle solo dopo l’avvenuta autenticazione di chi sta effettuando la ricarica. Entrambi i modelli distribuiti sono poi dotati dell’innovativa tecnologia ZCS Predictive Energy Intelligence, grazie alla quale è possibile gestire i flussi di energia tra auto e abitazione in base alle esigenze chilometriche dell’utente, ottimizzare il prelievo di energia dalla rete e addirittura prevedere la quantità di energia prodotta da un eventuale impianto fotovoltaico in base alle previsioni meteo. Il tutto può essere gestito e monitorato comodamente attraverso un’app dedicata».
Quanto pesa sul business totale dell’azienda il segmento della mobilità elettrica e che crescita ha registrato?
«Rispetto allo scorso anno il volume d’affari che abbiamo stimato nel 2022 in base agli ordini che abbiamo programmato ed evaso in questa prima parte dell’anno, più o meno evidenzia un giro d’affari quintuplicato rispetto allo stesso periodo del 2021. Complessivamente oggi l’ev charging incide circa per un 5% del fatturato totale di ZCS. Per noi posso confermare comunque che si tratta di un segmento che sta conoscendo una crescita esponenziale. Consideriamo che poi, oltre alle wall box di cui abbiamo raccontato, ZCS su richiesta può anche fornire ai clienti che lo richiedono anche infrastrutture di ricarica ad alta velocità con potenza da 30, 60, 90 e 120 kW. Non le proponiamo a listino perché si discostano dalla nostra offerta canonica, dal nostro core business, ma è comunque una richiesta a cui possiamo assolvere con tutte le possibili customizzazioni del caso a seconda del tipo di utilizzo. Ad esempio, per quanto riguarda il software possiamo rendere tutti i dati delle ricariche disponibili al cliente che può a sua volta poi gestirli attraverso una propria piattaforma».
Chi sono i vostri clienti per queste tipologie di prodotti?
«Facciamo riferimento a società di utility, oppure “simil Esco” che trovano un’opportunità di business nel proporre ad altre aziende – ad esempio realtà commerciali – un’infrastruttura di ricarica rapida. Quindi parliamo di aziende che hanno acquistato da noi l’hardware per poi integrarlo in una propria piattaforma e che successivamente offrono direttamente il servizio di ricarica oppure lo appaltano a terzi».
Tanti produttori hanno riportato un’impennata delle vendite di wall box trainate dal Superbonus 110%. Anche per voi si è verificato lo stesso trend?
«Assolutamente sì. Abbiamo conosciuto un incremento nelle vendite ma c’è di più. Come è avvenuto per i sistemi di storage, il Superbonus ha avuto una funzione duplice: di sicuro sono cresciute le vendite, ma ha anche aumentato sensibilmente la consapevolezza degli utenti riguardo alla necessità di certi sistemi. I consumatori hanno imparato a conoscere i dispositivi comprendendo di conseguenza l’importanza di poter contare a casa su di un sistema di accumulo o di una wall box. Installando una wall box come complemento a un impianto fotovoltaico i costi di installazione vengono ammortizzati ed è un’ottima soluzione per contenere le spese. Oltre a tutti i benefici in termini di risparmio che derivano dal ricaricare l’auto con energia auto prodotta».
Riguardo alla vostra offerta residenziale come è composta la filiera distributiva?
«Per le wall box ricalca esattamente la stessa attraverso cui si muovono gli inverter e i nostri hardware dedicati al fotovoltaico. Abbiamo una rete distributiva in Italia composta da circa 7/8 distributori principali, che commercializzano il prodotto in tutto il Paese e che hanno come interlocutori primari gli installatori più strutturati oppure altri piccoli distributori che poi arrivano, in maniera più capillare, agli installatori locali più piccoli. La wall box nel nostro modo di approcciare il mercato non è un dispositivo stand alone, ma è associato a una fonte di energia rinnovabile».
Ci sono servizi particolari che offrite ai vostri clienti in fase di post vendita sui prodotti?
«Assolutamente sì. Eroghiamo un servizio di assistenza tecnica, non tanto ai distributori quanto invece agli installatori. Si tratta nello specifico di un numero verde, al quale rispondono solo tecnici qualificati per dare assistenza in tempo reale a chi si trova sul campo a lavorare con uno dei nostri dispositivi. Offriamo anche un servizio di assistenza tecnica pre-vendita: attraverso il medesimo numero verde è possibile mettersi in contatto con dei nostri ingegneri che, invece, possono dare consigli riguardo alla corretta configurazione dei prodotti, suggerendo quali utilizzare in base alla necessità. Quindi ci si può rivolgere a ZCS addirittura in forma preventiva, ovvero prima dell’acquisto, per valutare se ciò che stiamo per installare e se i prodotti scelti sono idonei allo scopo prefissato. Oltre a tutto questo, siamo impegnati in attività di formazione professionale con incontri a cadenza mensile rivolti proprio agli installatori. Nel corso dei mesi dispari gli incontri vengono fatti online da remoto, mentre durante i mesi pari andiamo in tour organizzando degli incontri di formazione in presenza».
Come vedete il futuro dell’e-mobility e quali sono le criticità del mercato su cui lavorare per continuare a supportare questa transizione?
«Per il futuro crediamo che il business continuerà ad aumentare, magari con tassi più contenuti, ma comunque molto importanti. Se parliamo di criticità del mercato forse l’aspetto più rilevante al momento riguarda lo stato delle infrastrutture di ricarica a utilizzo pubblico. Bisogna lavorare per snellire a livello burocratico le installazioni. Questo è un tema che va seguito se si desidera, come obiettivo comune, irrobustire l’infrastruttura di ricarica a livello nazionale e spingere sempre più persone verso il passaggio all’elettrico».
LA SCHEDA
ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI
ANNO DI FONDAZIONE: 2015
SEDE CENTRALE: Via Lungarno, 305 – 52028 Terranuova B.ni (AR)
WEB: www.zcsazzurro.com