Bloomberg Nef: occorrono 490 milioni di charging point nel mondo entro il 2040
Entro il 2040 il business delle infrastrutture di ricarica varrà tra 1 e 1,4 triliardi di dollari: si stimano tra i 340 e i 490 milioni di punti di ricarica necessari a livello globale per sostenere la transizione elettrica, di questi tra i 42 e i 59 milioni dovranno essere ad accesso pubblico. Questo secondo le stime pubblicate da Bloomberg Nef all’interno dell’Electric Vehicle Outlook 2022, studio con cui l’istituto di ricerca anticipa quali saranno i trend globali dell’e-mobility.
Secondo il report a oggi si contano a livello globale 1,8 milioni di infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico: Bloomberg prevede che, dei 490 milioni indicati come necessari entro i prossimi 20 anni (il dato si riferisce a un ideale scenario Net Zero, 340 milioni sono invece la quantità minima indispensabile), oltre 400 milioni saranno wall box domestiche, un dato che è indicativo di quanto la ricarica privata giocherà un ruolo di primaria importanza nella transizione elettrica. La ricarica fast in DC varrà il 60% degli investimenti ma rappresenterà solo il 3% delle infrastrutture totali. Si stima che il numero di stazioni pubbliche per ogni possessore di Ev crescerà tra i 30 e i 45 punti di ricarica, mentre al momento il rapporto è tra i 5 e i 20 veicoli per ogni stazione.

Nel mondo sono previsti 490 milioni di punti di ricarica. Per raggiungere questo obiettivo si prevede un investimento da oltre 1,4 triliardi di dollari
Secondo lo studio nei prossimi anni giocherà un ruolo fondamentale l’implementazione del protocollo Vehicle To Grid: sarà importante capire come Governo e operatori lavoreranno per aumentare la disponibilità di fonti rinnovabili e per contenere i costi dell’energia elettrica. Il Vehicle To Grid è un’opportunità sempre più vicina ma è ancora complesso identificare un business model capace di creare valore aggiunto e di incentivare gli utenti al suo utilizzo.
A questo link è possibile scaricare il report di Bloomberg Nef.