Enea annuncia un nuovo materiale per batterie più efficienti e sicure
Enea ha sviluppato un nuovo materiale da utilizzare per l’involucro delle batterie al litio dei veicoli elettrici in grado di renderle più sicure, efficienti e sostenibili. Si tratta del primo obiettivo raggiunto dall’organismo grazie al progetto Fenice, finanziato nell’ambito dell’EIT Raw Materials. Il nuovo materiale composito fibrorinforzato è basato su un pre-preg riciclabile brevettato dall’azienda italiana Crossfire, partner del progetto, e rappresenta una promettente alternativa ai materiali attualmente sul mercato per la realizzazione dei box batteria. È stato ottenuto utilizzando una nuova resina realizzata da Crossfire a partire dal materiale plastico con cui sono fatte le comuni bottiglie. Grazie a una formulazione e un design innovativi, il materiale ha dimostrato di poter soddisfare i requisiti richiesti per la realizzazione di diversi componenti strutturali delle auto elettriche, tra cui l’involucro delle batterie (a questo link ulteriori dettagli).
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Claudio Mingazzini, ricercatore del Laboratorio Enea Tecnologie dei materiali Faenza e coordinatore del progetto
«I materiali compositi adatti alle produzioni di massa devono poter essere prodotti velocemente e senza generare scarti o sostanze tossiche», spiega Claudio Mingazzini, ricercatore del Laboratorio Enea Tecnologie dei materiali Faenza e coordinatore del progetto. «Sebbene le statistiche mostrino che i veicoli elettrici hanno una probabilità di incendiarsi già molto inferiore rispetto alle auto che utilizzano combustibili fossili, si punta a livelli di sicurezza sempre più elevati, che considerino anche incidenti stradali, uscite di strada, allagamenti e incendi di origine esterna. Per queste ragioni i nuovi box batteria sono pensati proprio per essere resistenti anche alle condizioni più avverse. Inoltre le materie prime devono essere a basso costo, riciclabili e, preferibilmente, provenire da una filiera europea». Il nuovo materiale è stato testato nel corso dell’ultima Parigi-Dakar dall’azienda italiana Tacita e a breve verrà sperimentato anche a bordo di moto elettriche stradali.