Auto elettriche: in Italia a giugno immatricolazioni a -39%, ma incide l’Ecobonus 2024
A giugno 2024 le immatricolazioni di auto elettriche in Italia sono calate del 39,9% rispetto allo stesso mese del 2024, un dato su cui però incide pesantemente l’Ecobonus attuato proprio nel giugno dello scorso anno, mese che ha cubato più del 20% del totale immatricolazioni effettuate nel 2024. Secondo i dati pubblicati da Motus-E sono invece positivi i trend del primo semestre 2025, in cui sono state immatricolate 44.774 vetture full electric, in crescita del 29,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una market share del 5,2%, in progresso rispetto al 3,9% del periodo gennaio-giugno 2024. Al 30 giugno, il parco circolante elettrico in Italia conta 319.489 auto. Allargando l’analisi all’Europa, gli ultimi dati disponibili – relativi a maggio 2025 – indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 15,7% in Francia, al 18,1% in Germania, all’8,1% in Spagna e al 21,8% nel Regno Unito. Nello stesso mese, la market share in Italia era stata del 5,2%, mentre in Paesi come Belgio e Olanda era pari rispettivamente al 32,6% e al 34,7%.
«Il passo avanti del mercato BEV nella prima metà dell’anno è un segnale incoraggiante per l’Italia», ha dichiarato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, «ma racconta solo una parte della storia. L’attesa per i nuovi incentivi legati all’ISEE, meritoriamente predisposti dal Governo con l’obiettivo di favorire un accesso più equo alla mobilità elettrica sta iniziando ad avere un impatto sulla raccolta ordini, con il rischio di una temporanea frenata del mercato che potrebbe rallentare ulteriormente il processo di elettrificazione rispetto agli altri grandi Paesi europei. In questo senso confidiamo in un’accelerazione dell’iter attuativo: rendere noti in tempi rapidi tutti gli aspetti della misura, chiarendo la platea dei beneficiari e garantendo tempestività nell’accesso alle risorse, sarebbe un segnale forte per cittadini e imprese, e aiuterebbe a consolidare la fiducia nel percorso di transizione energetica promosso dall’esecutivo stesso».