Auto elettriche: in Italia immatricolazioni a +56% (ottobre 23 vs. 22). Market share ferma al 4%
Secondo i dati divulgati da Motus-E, le immatricolazioni di auto elettriche in Italia a ottobre sono cresciute del 54% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, raggiungendo quota 5.724. La quota di mercato dei Bev sale così dal 3,6% segnato a settembre al 4,1%. Nei primi 10 mesi del 2023 sono state immatricolate 51.513 vetture elettriche, +30,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. All’interno del report, Motus-E ha evidenziato però il netto sorpasso da parte del mercato spagnolo: “Da 6 mesi il Paese iberico mostra una market share delle auto elettriche costantemente superiore all’Italia: l’ultimo confronto diretto disponibile – sui dati di settembre – vede in particolare la quota di mercato full electric al 5,8% in Spagna e al 3,6% in Italia, mentre nei primi 9 mesi dell’anno il valore si attesta rispettivamente al 5,2% e al 3,9%“. Per avere un termine di paragone con altri Paesi europei, in Francia la quota di mercato Bev ha raggiunto a settembre il 19,3%, in Germania il 14,2%, in UK è al 16,6%.
«Purtroppo i numeri relegano l’Italia sempre più indietro nel passaggio alla mobilità elettrica», commenta il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso. «Dopo la scivolata del 2022, anche quest’anno sarà difficile tornare sui livelli del mercato Bev del 2021, a fronte della costante crescita messa a segno nei Paesi con cui dovremmo ambire a competere. A pesare sono in primis i sistemi incentivanti ereditati dai precedenti governi, che potrebbero essere ben più efficaci sfruttando meglio le risorse già stanziate, anche per flotte e noleggi. Ma a incidere è anche l’incertezza sulle agevolazioni, che frena chi sta attendendo l’annunciata rimodulazione dei bonus. Sicuramente l’impegno dei costruttori europei per immettere sul mercato sempre più modelli sotto i 25.000 euro – incentivi esclusi – darà un’importante scossa al mercato. Anche perché, analizzando l’andamento del mercato tedesco dopo lo stop degli incentivi alle elettriche, si nota come al calo dei Bev corrisponda una contrazione del mercato totale, il che vuol dire che stimolare la domanda full electric significa fare il bene del mercato auto tutto. In questo momento, peraltro, i costruttori stanno ultimando i piani di mercato per il 2024: è sempre più urgente quindi che l’Italia si doti di un quadro incentivante chiaro».