Comoli Ferrari insieme a 3Bee crea a Novara il primo Oasi Tech cittadino per supportare la biodiversità
Comoli Ferrari, in partnership con 3Bee, nature-tech company specializzata nella protezione della natura e del clima attraverso soluzioni all’avanguardia, ha creato a Novara il primo Oasi Tech cittadino. Il distributore, in collaborazione con il Comune di Novara e l’Assessorato all’Ambiente, ha individuato nel Parco Golgi una possibile area nella quale rigenerare la biodiversità, a beneficio dell’intera comunità. Il parco in oggetto si trova tra il Baluardo Massimo D’Azeglio e viale Roma, nel centro della città. Il progetto di rigenerazione – presentato nel corso di una conferenza stampa lo scorso 3 giugno presso il 3E Lab Comoli Ferrari – sarà monitorato con il protocollo certificato Element-E, con lo scopo di verificarne i risultati di KPI d’impatto ambientale e poterne dare costante aggiornamento. Comoli Ferrari, occupandosi di soluzione per l’impiantistica, è consapevole dell’impatto che il proprio comparto sta avendo, e avrà, nel futuro prossimo, per completare la transizione energetica.
il Gruppo ha provveduto, dal 2023, ad acquistare solo energia 100% verde, proveniente da fonti rinnovabili; a utilizzare materiali a basso impatto ambientale durante l’allestimento dei propri eventi aziendali; a fornire a tutti i collaboratori, in fase di assunzione, borracce termiche per ridurre l’utilizzo della plastica monouso e a regalare loro un albero con il progetto Treedom: la foresta Comoli Ferrari che al momento conta 1280 alberi, e viene incrementata anche ogni qualvolta l’azienda organizza viaggi incentive oltreoceano, per mitigare la carbon footprint.
«Tradizionalmente, il valore di un’impresa è stato misurato essenzialmente in termini economici: fatturato, utile netto, valore delle azioni, eccetera. Tuttavia, oggi si riconosce che questi indicatori, pur fondamentali, non sono sufficienti a rappresentare il valore reale, e a lungo termine, di un’organizzazione. Il valore autentico include anche l’impatto che l’impresa ha sull’ambiente e sulla società» ha dichiarato l’amministratore delegato Paolo Ferrari. «Per raggiungere questo obiettivo abbiamo sviluppato alcuni progetti che impattassero concretamente in questa direzione. Ma non solo: consapevoli che oltre alle soluzioni tecniche serva un cambiamento culturale, siamo intervenuti anche direttamente sulla popolazione aziendale e, se si considera che la Azienda conta oltre 1100 lavoratori, le ricadute possono essere rilevanti. Riteniamo, infatti, che per rendere scalabili e raggiungibili gli obiettivi di sostenibilità che ci siamo posti non possiamo intervenire solo con azioni ‘calate dall’alto».