Il mercato globale dei connettori raggiungerà i 273 milioni di dollari entro il 2032
Secondo un recente studio di Allied Market Research, il mercato globale dei connettori per la ricarica dei veicoli elettrici, che nel 2022 valeva circa 59,3 milioni di dollari, è destinato a raggiungere quota 273,2 milioni entro il 2032, con un tasso di crescita costante del 17% tra il 2023 e il 2032. Secondo la ricerca il mercato sarà trainato da tre principali dinamiche. In primo luogo, il sostegno pubblico: numerosi Governi, tra cui quelli di Paesi emergenti come l’India, hanno adottato incentivi significativi per favorire l’adozione dei veicoli elettrici, riducendo le barriere legate al costo iniziale. In secondo luogo, la crescente domanda di connettori per ricariche rapide, necessaria per supportare le batterie sempre più capienti dei veicoli elettrici moderni . Infine, l’espansione delle infrastrutture di ricarica, elemento fondamentale per la transizione alla mobilità elettrica.
L’analisi evidenzia che, nel 2022, la tipologia CCS (Combined Charging System) ha dominato il mercato, detenendo quasi il 40 % del fatturato, favorita dall’adozione da parte di produttori come Volkswagen, BMW, Ford e General Motors. Tuttavia, il metodo di ricarica CHAdeMO resta rilevante, mentre il connettore proprietario Tesla registra il tasso di crescita più elevato: +21,9 % annuo atteso, grazie al successo del network Supercharger in Nord America . Sul fronte dell’utilizzo, il segmento residenziale deteneva nel 2022 oltre il 75 % del mercato. Nonostante ciò, il settore commerciale – ossia le stazioni pubbliche e aziendali – mostra una crescita più rapida in ragione del previsto aumento degli utenti on‑the‑go, con una crescita annua stimata del 17,8 % .
Infine, il panorama geografico: l’area Asia‑Pacifico è stata dominante nel 2022, con oltre il 40 % del mercato globale, grazie all’adozione massiccia di veicoli elettrici e agli incentivi statali . Tuttavia, il Nord America dovrebbe trainare la crescita futura con una CAGR del 19,1 % tra il 2023 e il 2032, spinto dalla corsa al superamento del caro petrolio e dalle politiche di incentivo all’elettrificazione. Lo studio segnala inoltre alcune criticità che potrebbero rallentare il ritmo di espansione: la scarsa standardizzazione dei connettori, che frena la compatibilità tra sistemi, e problemi tecnici legati al sovraccarico termico dei dispositivi. Tuttavia, si profilano anche opportunità non trascurabili, tra cui lo sviluppo di infrastrutture V2G (Vehicle‑to‑Grid), capace di far interagire auto elettriche e rete elettrica in modo bidirezionale, e il consolidamento di standard operativi.