Parlano gli installatori: servizio, assistenza e rapporto qualità/prezzo sono fattori chiave
Ecco come hanno risposto gli installatori al primo sondaggio di E-Ricarica: il servizio di supporto tecnico e l’assistenza post vendita sono di importanza cruciale nel rapporto con distributori e produttori. Abbassamento dei prezzi e attività di formazione mirate sono reputate tra le priorità per sostenere la crescita del mercato, mentre i prezzi delle auto e la disinformazione sull’elettrico rimangono le principali criticità da risolvere
Supporto da parte del fornitore (pre e post vendita), corsi di formazione mirati e un buon rapporto qualità/prezzo della gamma. Questi secondo gli installatori si confermano i fattori chiave nella scelta del proprio fornitore. Quelli appena elencati sono infatti alcuni dei punti salienti che sono emersi dal primo sondaggio lanciato da E-Ricarica dal titolo “Ev-Charger. La situazione del mercato” in cui, attraverso 10 domande mirate ai professionisti che si occupano di installare wall box e colonnine sul nostro territorio – circa 70 gli operatori coinvolti, con una media di oltre 150 ev-charger installati ogni anno –, sono stati messi in evidenza alcuni spunti interessanti, criticità e soprattutto sono stati individuati alcuni dei trend che stanno caratterizzando lo sviluppo di questo settore. La domanda numero 1 del survey ha indagato su quanto attualmente l’e-mobility pesa sul business degli installatori. Per il 61% degli intervistati ancora meno del 25% del fatturato, per l’11% vale tra il 25 e il 50% del fatturato, mentre per il 25% è addirittura sopra il 75%: un dato che mette in evidenza come per oltre 1/4 degli installatori l’e-mobility si sia già trasformato in un settore di primaria importanza, a cui hanno dedicato gran parte delle proprie risorse. Inoltre, come emerge dalla domanda numero 2, per oltre il 36% dei professionisti il business sta crescendo moderatamente, mentre per un altro 36% si conferma costante. Il dato sottolinea come, nonostante le difficoltà legate al ritardo del nostro Paese nelle immatricolazioni di veicoli elettrici, il settore anche dopo il boom del Superbonus 110% si è mantenuto sostanzialmente in crescita costante, grazie anche agli incentivi statali sull’installazione di infrastrutture domestiche e aziendali. Per il 4% è un segmento che rispetto allo scorso anno è cresciuto molto mentre il 22% ha registrato una diminuzione delle richieste.
I fattori che segnano lo sviluppo dell’e-mobility
Attraverso la domanda numero 3 si è cercato di entrare più nel dettaglio qualitativo, analizzando il peso di alcuni dei fattori chiave che stanno influendo sullo sviluppo della mobilità elettrica. La competenza del cliente finale è stata giudicata prevalentemente sufficiente (40% delle risposte) e negativa dal 35% degli intervistati, un risultato che indica come ci sia ancora molto da fare dal punto di vista della comunicazione e della cultura sull’elettrico. Il 43% dei partecipanti ha valutato come sufficiente anche la richiesta spontanea dei clienti finali che contattano un installatore per realizzare la propria infrastruttura. Il 52% ha valutato come negativa la situazione delle immatricolazioni di veicoli elettrici, un dato assolutamente coerente e che più di ogni altro sta influendo sullo sviluppo del business. Mentre il 36,7% ha valutato come negativo, quindi poco in linea, il prezzo degli ev-charger, mentre il 30% lo reputa sufficientemente adeguato. Altra nota dolente sono le tariffe della ricarica pubblica: il 42% degli intervistati le ha giudicate in maniera negativa e quindi poco adeguata a sostenere lo sviluppo della transizione (il 30% le ha addirittura valutate come molto negative). Prevalentemente negativa anche la percezione riguardo alla diffusione delle colonnine pubbliche sul territorio (secondo il 41% delle risposte), evidenziando come anche in questo frangente, soprattutto in alcune Regioni del Paese, ci sia ancora molto da fare per assicurare un supporto adeguato agli e-driver.
A questo link l’articolo completo pubblicato su E-Ricarica di marzo